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Nel Lazio il 5,3% dei pazienti con disturbo da gioco d'azzardo

Nel Lazio il 5,3% dei pazienti con disturbo da gioco d'azzardo

Eurispes, alto il tasso di abbandono delle terapie di recupero

ROMA, 23 ottobre 2019, 14:12

Redazione ANSA

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In Italia giocano circa 18 milioni e mezzo, il 36,4% della popolazione - RIPRODUZIONE RISERVATA

In Italia giocano circa 18 milioni e mezzo, il 36,4% della popolazione - RIPRODUZIONE RISERVATA
In Italia giocano circa 18 milioni e mezzo, il 36,4% della popolazione - RIPRODUZIONE RISERVATA

 La Regione Lazio ha il 5,3% dei pazienti italiani con Disturbo da gioco d'azzardo (Dga). E' questo il dato che emerge dello studio Eurispes "Gioco pubblico e dipendenze nel Lazio". Si tratta di una percentuale che, se riparametrata al dato complessivo dei residenti (circa 6 milioni su circa 60 milioni) 'attesta' - spiega lo stesso istituto di ricerca - "una scarsa efficacia della risposta socio-sanitaria della Regione". Dei 16.822 soggetti presi in carico dal sistema sanitario regionale, 13.060 sono dipendenti da droghe, 2.887 da alcol, 691 hanno la Dga, 184 hanno altre dipendenze patologiche. Dunque, per ogni paziente con Dga preso in carico, ve ne sono 4,18 per alcol e 18,9 per droghe. Ogni cinque uomini che chiedono aiuto per interrompere la dipendenza, c'è una donna. Il comportamento prevalente (poco meno del 60%), è relativo al gioco attraverso le slot. Più del 30% gioca tutti i giorni. Il 15% ha ammesso di usare circuiti di gioco illegale. Interessante è il dato che riguarda i fallimenti terapeutici: il 23% degli utenti totali che soffrono di Dga abbandona la terapia, contro il 14% per i pazienti in trattamento per alcol e l'8% di dipendenti da droghe.

Per l'Istituto Superiore di Sanità, in Italia giocano in circa 18 milioni e mezzo (il 36,4% della popolazione). Il 43,7% sono uomini, il 29,8% donne. Il 26,5% (pari a 13.435.000) rientra nella categoria del giocatore "sociale", cioè un cittadino che gioca saltuariamente, per puro divertimento. I giocatori a basso rischio sono circa il 4,1% (2.000.000 di residenti), i giocatori a rischio moderato sono il 2,8% (circa 1.400.000 residenti). I giocatori problematici sono il 3% (circa 1.500.000 residenti). Tra questi ultimi (che, comunque, non sono quelli patologici, per i quali è necessaria una diagnosi medica) la fascia di età 50-64 anni è la più rappresentata (35,5%).
    I "presi in carico", ovvero i cittadini cui è stata diagnosticata una dipendenza patologica da gioco d'azzardo, sono in Italia circa 13.000.
   

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