"Molti dei nuovi farmaci
anticancro hanno un ridotto valore aggiunto per i pazienti - in
termini di sopravvivenza, qualità di vita o trattamento delle
complicanze - rispetto ai trattamenti standard e vedono
raramente giustificato il proprio costo extra". E' la
conclusione di due studi internazionali presentati al Congresso
della Società europea di oncologia medica (Esmo). Il primo
studio è stato condotto da istituti francesi di ricerca insieme
alla Law School Suffolk University di Boston ed ha valutato la
relazione tra il prezzo dei farmaci innovativi ed i loro
benefici terapeutici aggiuntivi, rispetto alle terapie standard,
sulla base di una scala di parametri fissata dalle autorità
sanitarie francesi e dall'Esmo. Sono stati considerati i farmaci
innovativi per il trattamento dei tumori solidi registrati
dall'Agenzia europea per i medicinali (Ema) tra il 2004 e il
2017, un totale di 36 prodotti. Lo studio ha dimostrato che
circa la metà dei nuovi farmaci considerati aveva un basso
valore aggiunto sulla base dei parametri di valutazione della
scala Esmo e circa i due terzi dimostravano un basso valore
aggiunto sulla base della scala di parametri utilizzata dagli
enti regolatori francesi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA