Asimmetria, bordo, colore,
dimensione ed evoluzione (che danno l'acronimo ABCDE): è questo
l'alfabeto per riconoscere un melanoma, tumore della pelle che
ha un'incidenza un po' più alta nelle regioni settentrionali e
minore in quelle meridionali, che va da 9 a 16 casi ogni 100.000
abitanti. Lo ha spiegato Francesca Farnetani, docente
dell'università di Modena e Reggio Emilia, oggi a Milano al
lancio della campagna 'Oltre la pelle' di Novartis.
"Il melanoma spesso è riconoscibile perchè ha una lesione
pigmentata - precisa - Nel 20% dei casi si sviluppa su un neo
già esistente, che cambia". Se si vede che la forma di una metà
non corrisponde alla forma dell'altra metà, il contorno è
irregolare, dentellato o sfumato, il colore non uniforme, forma
e colore cambiano in poco tempo e le dimensioni superano i 5
millimetri rapidamente, "allora è opportuno farsi vedere dal
medico - prosegue Farnetani - Bisogna però tener presente che in
molti casi la lesione non è pigmentata, a volte può essere
rosata e la sente il dermatologo al tatto".
La prevenzione è dunque "fondamentale per avere una prognosi
ottimale - continua Farnetani - Bisogna fare un auto-esame
periodico e lo screening con la mappatura dei nei dal
dermatologo". Chi deve farlo? Tutta la popolazione, conclude
l'esperta, e in particolare "chi ha più di 50 nei, chi ha una
storia di melanomi in famiglia e gli anziani con una pelle
danneggiata dall'aver preso molto sole".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA