Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Fumo, pacchetti choc più efficaci con i giovani

Fumo, pacchetti choc più efficaci con i giovani

Nel tempo ci si desensibilizza alle immagini forti

SYDNEY, 23 aprile 2019, 11:38

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Se è vero che i fumatori più stagionati sono diventati indifferenti agli avvertimenti sui danni del fumo, con immagini a forti tinte di organi danneggiati sui pacchetti di sigarette, una nuova ricerca australiana, della James Cook University di Townsville, indica che tali deterrenti si dimostrano molto più efficaci con i più giovani. Lo studio ha analizzato lavori precedenti che hanno coinvolto 16 mila ragazzi fra 11 e 19 anni concludendo che gli avvertimenti con immagini forti li hanno scoraggiati dal fumo.

Secondo Aaron Drovandi, che ha guidato la ricerca, ciò dipende dal fatto che rispetto a chi fuma da tempo i più giovani sono stati meno esposti agli avvertimenti. "La desensibilizzazione - scrive sul sito dell'università - è il problema maggiore. Quando la stessa immagine o lo stesso avvertimento sono usati molte volte, e questo riguarda in particolare le persone più anziane, smette di fare effetto.

Occorrerebbe dunque cambiare e aggiornare frequentemente questi tipi di messaggi". Secondo Drovandi il fatto che i fumatori più giovani siano ancora dissuasi da pubblicità con immagini shock è incoraggiante, poiché essi rappresentano la prima linea demografica nella lotta per ridurre nell'insieme i danni del fumo. "Molti fumatori adulti - continua - hanno cominciato a fumare in adolescenza, quindi impedire che comincino a fumare in quella fase veramente critica è molto importante da un punto di vista della salute pubblica".

Dallo studio è emerso inoltre che le immagini esplicite di polmoni malati e di bocche cancerose hanno un particolare effetto sui giovani, mentre gli avvertimenti sull'impotenza e l'invecchiamento della pelle registrano un minore impatto. "Dobbiamo dedicare particolare attenzione a quali tipi di avvertimenti di dimostrano più efficaci", conclude.

L'Australia è diventata nel 2012 la prima nazione al mondo a imporre che sigarette e sigari siano venduti in pacchetti 'deterrenti', senza marca e di colore olivastro, il colore meno attraente secondo un'apposita ricerca, e coperti da immagini a forti tinte sui danni del fumo alla salute.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza