Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Orecchie da staminali stampate in 3D per bimbi con anomalie

Orecchie da staminali stampate in 3D per bimbi con anomalie

Tecnica in via di sperimentazione all'ospedale Sydney

SYDNEY, 04 marzo 2019, 11:16

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

SYDNEY - Orecchie biostampate in 3D, prodotte da cellule staminali, per i bambini con anomalie al padiglione auricolare. A mettere a punto il progetto un'equipe di ricercatori australiani. La biostampante chiamata 3D Alek, è stata sviluppata presso l'Università di Wollongong ed è in via di sperimentazione nel grande ospedale Royal Prince Alfred di Sydney. Il primo compito è stato progettare e creare orecchie umane stampate per bambini con difetti congeniti come la microtia che altrimenti richiederebbero complessi interventi chirurgici. Nella sperimentazione iniziale l'equipe guidata dallo specialista di otorinolaringoiatria dell'ospedale Payal Mukheriee, ha prelevato le cellule staminali dalla cartilagine scartata, per usarla nello sviluppo del bioinchiostro. Il passo successivo sarà di usare le cellule staminali dei piccoli pazienti per far crescere la cartilagine auricolare e poi stampare un orecchio su misura rispetto l'anomalia e per le caratteristiche facciali.

Nel frattempo sono partite le sperimentazioni della stampante su animali, con l'obiettivo di rendere la tecnologia commercialmente valida entro due o tre anni.

Il direttore del Centro di eccellenza per l'elettromagnetica dell'università, Gordon Wallace, ha detto all'emittente nazionale Abc che lo sviluppo del giusto bioinchiostro, combinato con una biostampante adatta, segnerà un importante passo avanti. "Sarà necessario assicurare la compatibilità e anche proteggere le cellule vive durante il processo di stampa.

E inoltre assicurare che le cellule siano nel giusto ambiente dopo la stampa per sviluppare il tipo di tessuto e le cellule che si desiderano", ha aggiunto.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza