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Dagli Usa ok al primo farmaco contro depressione post parto

Svolta per milioni di donne nel mondo

Redazione ANSA ROMA

 Negli Usa l'Fda ha approvato per la prima volta un farmaco contro la depressione post parto, il brexanolone. La terapia, spiega il comunicato dell'agenzia, ha dimostrato nei test clinici di essere in grado di diminuire i sintomi per almeno 30 giorni.
    Il farmaco, spiega il comunicato dell'Fda, viene somministrato in ospedale mediante infusione intravenosa della durata di 60 ore, sempre sotto controllo medico per il rischio di perdita di conoscenza. "La depressione post parto è un problema molto serio che, nei casi gravi, mette a rischio la vita - sottolinea Tiffany Farchione dell'Fda -. Le donne possono avere pensieri autolesionisti o minacciosi per il bambino.
    Questa approvazione segna la prima volta in cui un farmaco è stato specificatamente approvato per trattare la depressione post parto, ed è un'opzione di trattamento importante".
    Il farmaco è in via di approvazione anche da parte dell'Ema, riporta la casa produttrice sul proprio sito, con l'agenzia europea che gli ha conferito lo status 'Prime', che dovrebbe velocizzare l'iter.

Svolta per milioni donne nel mondo
 Il primo farmaco approvato in Usa specifico per la depressione post-partum rappresenta una svolta decisiva per la vita di milioni di donne nel mondo colpite dal disturbo (circa una neomamma su nove) che può manifestarsi anche in forma grave, mettendo in pericolo la vita di donna e bambino e che ad oggi non disponeva di cure risolutive. Lo riferisce all'ANSA Graziano Pinna, neuroscenziato e psichiatra dell'Università dell'Illinois a Chicago commentando l'ok dell'FDA al 'brexanolone', una forma leggermente modificata di un 'tranquillante naturale' prodotto nel cervello chiamato "allopregnanolone". Il disturbo che, sottolinea Pinna, se non curato può durare mesi e anche anni, è causato dalla rapida diminuzione, che si verifica subito dopo il parto, degli ormoni steroidei quali il progesterone ma soprattutto dell'allopregnanolone. "Il mio laboratorio - riferisce Pinna - durante anni di ricerca in questo campo ha per la prima volta dimostrato che questa molecola, prodotta anche nel cervello, svolge un ruolo fisiologico importante come 'tranquillante endogeno', assicurando il corretto funzionamento di aree del cervello che regolano il tono dell'umore". Il brexanolone assicura alla neomamma di ripristinare la funzione che viene a mancare per la diminuzione drastica dei livelli endogeni degli steroidi, continua Pinna. "I vantaggi di questo trattamento - sottolinea l'esperto - sono enormi, infatti, non solo gli effetti antidepressivi avvengono dopo poche ore dalla somministrazione, ma sono anche duraturi nel tempo, infatti i sintomi non si ripresentano nel 94% delle pazienti trattate. Questo è un grosso passo avanti rispetto ai trattamenti antidepressivi usati fino ad oggi che hanno bassa efficacia, iniziano a funzionare dopo settimane e sono associati a ricadute. Il brexanolone - conclude Pinna - rappresenta uno dei primi farmaci antidepressivi di nuova generazione ad azione rapida con future applicazioni anche per la depressione maggiore e probabilmente ad altri disturbi dell'umore come il disordine da stress post-traumatico". 
   

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