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Automobili Pininfarina Battista, test finali su pista Nardò

In vista consegne verifica limiti 4 motori da 1873 Cv e 2300 Nm

Redazione ANSA ROMA

Ad un anno e mezzo dal suo debutto statico al Salone di Ginevra 2019 per l'hypercar elettrica Automobili Pininfarina Battista è arrivato il momento della verifica su strada (o meglio su pista) delle potenzialità della sua piattaforma da 1.873 Cv. Per questa importante fase della messa a punto, in vista delle prime consegne all'inizio del 2021, Automobili Pininfarina ha scelto il moderno Centro Tecnico di Nardò - dal 2012 di proprietà di Porsche Engineering - in provincia di Lecce, celebre per il suo anello da 12,6 km di diametro che permette collaudi a velocità prossime ai 400 km/h. Dietro lo sviluppo di Battista ci sono alcuni grandi nomi, con l'ex pilota di Formula 1 Nick Heidfeld che l'ha guidata nel programma di collaudo e messa a punto, gestito a sua volta dal pilota ex Mercedes-AMG Rene Wollmann. Sotto la snella carrozzeria diBattista c'è una combinazione di quattro motori elettrici alimentati da un pacco batteria da 120 kWh che - secondo Automobili Pininfarina - può spingere la Battista da 0 a 100 km/h in meno di 2 secondi. La Battista è basata su un telaio in fibra di carbonio realizzato dal produttore croato di hypercar elettriche Rimac, che ha fornito ad Automobili Pininfarina, in un programma di condivisione delle tecnologie, anche motori elettrici, condensatori e batteria. Per garantire che la sua visione di hypercar elettrica rimanesse indipendente, Automobili Pininfarina ha svolto un lavoro significativo sulle proporzioni complessive spostando nella Battista il parabrezza in avanti di 180 mm rispetto alla Rimac, con il risultato di una silhouette da supercar a motore centrale più tradizionale rispetto alla storia delle grandi creazioni italiane. Una interessante specificità sono i due motori elettrici presenti in ciascun asse, uno per ogni ruota. Questa soluzione, che richiede software di gestione molto complessi, permette di sfruttare il torque vectoring elettrico che elimina la necessità di differenziali pesanti e complessi. La potenza totale è di 1873 Cv, con un'incredibile coppia di 2.300 Nm disponibile da fermo, una prerogativa che dovrebbe consentire alla Battista non solo di realizzare lo 0-100 in meno di 2 secondi, ma anche di di raggiungere da fermo i 300 km/h in meno di 12 secondi.

Automobili Pininfarina non ha fornito dettagli sui risultati ottenuti a Nardò, ma è più che probabile che il prototipo che ha girato sulle varie piste, compreso l'anello di altissima velocità, abbia ampiamente superato il limite che l'azienda torinese aveva indicato in 350 km/h.

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