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Lamborghini SCV12, l'hypercar da pista che non c'era

Sviluppata ex novo da Squadra Corse ha un V12 da ben 830 Cv

Redazione ANSA ROMA

Si chiama SCV12 ed è la Lamborghini che non c'era. E come sottolinea il nome, dove SC è l'abbreviazione di Squadra Corse il reparto competizioni della Lamborghini, con la sigla V12 ricorda che sotto al cofano pulsa l'incredibile 12 cilindri a V aspirato di Sant'Agata Bolognese che in questo caso eroga ben 830 Cv. La gestione della potenza è affidata al cambio a 6 rapporti derivato dalla Huracan Super Trofeo Evo e, come questa, propone la trazione posteriore.

L'inedita hypercar da pista progettata da Squadra Corse - che opera all'intero del reparto Ricerca e Sviluppo - e disegnata dal Centro Stile interno ha completato i test di sviluppo con una livrea 'mascherata' ed è ora pronta a scendere in pista per la sua anteprima mondiale, prevista per l'estate 2020. Il progetto, spiega Lamborghini, prevede che la SCV12 sia assemblata interamente nello stabilimento di Sant'Agata Bolognese, in edizione limitata e i fortunati clienti diventeranno membri di un club molto esclusivo, partecipando a programmi di guida avanzati su alcuni dei circuiti più prestigiosi del mondo con il tutoraggio di Emanuele Pirro, cinque volte vincitore della 24 ore di Le Mans.

SCV12 è equipaggiata con il più potente motore V12 aspirato da Lamborghini fino ad oggi, in grado di superare gli 830 Cv grazie alla novità della sovralimentazione aerodinamica ad alta velocità. La nuova hypercat beneficia inoltre dell'esperienza nel settore GT della Squadra Corse per produrre con lo speciale disegno della carrozzeria una maggiore efficienza aerodinamica e livelli di deportanza più elevati rispetto a un'auto GT3.

Il cofano anteriore della SCV12 ha una doppia presa d'aria e una nervatura centrale (tipica delle Huracan da competizione) che dirige il flusso dinamico verso la presa d'aria 'ram' situata sul tetto. Questa particolarità serve a dirigere la pressione dell'aria creata dal movimento dell'auto per aumentare la pressione nel collettore di aspirazione. E questo maggiore flusso d'aria in ingresso nel motore ne aumenta la potenza. La chiara destinazione all'uso in pista e l'efficienza aerodinamica della vettura sono enfatizzate dal prominente splitter nella parte anteriore, dalle appendici laterali e dalle pinne verticali (destinate a ottimizzare i flussi per il raffreddamento del motore e del cambio) mentre nella parte posteriore è presente la grande ala posteriore in fibra di carbonio regolabile con doppio profilo.

Diversi aspetti della SCV12 sono stati sviluppati in particolare per l'hypercar, con specifiche soluzioni da corsa ideate dagli ingegneri di Squadra Corse, tra cui un nuovo telaio monoscocca interamente in fibra di carbonio che consente un migliore rapporto peso-potenza, e permette di offrire i massimi livelli di stabilità e maneggevolezza nonché un piacere di guida 'estremo' anche nelle situazioni più impegnative. Al raggiungimento di questi risultati contribuiscono la soluzione che prevede l'utilizzo del cambio sequenziale come elemento strutturale all'interno del telaio (per migliorare la distribuzione del peso) e delle sospensioni posteriori Pushrod installate direttamente sul cambio. L'aderenza al suolo è garantita da pneumatici slick Pirelli appositamente sviluppati per la Lamborghini SCV12 e montati su cerchi in magnesio da 19 pollici all'avantreno e da 20 pollici al retrotreno.

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