In Cina, e più precisamente al colosso automobilistico SAIC, la voglia di tornare a 'battagliare' nei territori in cui è stato fatto shopping di brand celebri è evidentemente forte. Dopo aver annunciato il rientro di MG nei mercati europei extra GB (che non era mai stata abbandonata dopo il 2006, anno dell'acquisizione) il Gruppo cinese stupisce ora anticipando un progetto di stile - denominato MG Cyberster, dalla contrazione del termine Roadster - che lascia intendere la chiara volontà di lanciare una erede ipertecnologica della divertente MGF, l'ultimo modello dell'era britannica del marchio.
Come anticipano i tre disegni ufficiali realizzati dal centro stile SAIC (che ha una importante sede a Londra) la Cyberster dovrebbe essere un'auto sportiva a due posti scoperta, con un cofano lungo a ricordare gli iconici modelli degli Anni '60 e '70, e soprattutto con elementi di design che rappresentano un'anteprima di un linguaggio non ancora utilizzato su nessun modello della MG o del marchio gemello Roewe. Nel muso della Cyberster spiccano fari con un aspetto 'tradizionale' come quelli della 500 o della Mini, ma con tecnologia Led, oltre ad un grande badge MG retroilluminato e uno splitter anteriore molto sagomato. La coda ha invece un taglio netto e presenta una fanaleria ben più innovativa rispetto al frontale, anticipando una 'firma' luminosa che potrebbe debuttare anche su altri modelli MG. Per diversi dettagli Cyberster sembra essere più un concept - con cui sperimentare soluzioni inedite e verificare le reazioni della stampa e del pubblico - piuttosto che una anticipazione di un modello da far entrare in produzione. Certo è che una roadster MG dei nuovi Anni '20 e '30, soprattutto se con sistema di propulsione 'green' potrebbe essere una interessante opportunità di espansione del brand che ha ancora un forte impatto sugli appassionati di ogni età.