E' una delle auto americane più strane e, se vogliamo, antesignana di una generazione di monovolume, più o meno riuscite, che partendo dagli Stati Uniti come varianti dei furgoni commerciali, trovarono invece terreno creativo fertile in Europa e in Giappone. Parliamo della Brubaker Box, una sorta di 'scatola su ruote' (come indicava il nome stesso) che secondo le intenzioni del suo creatore, Curtis Brubaker, avrebbe dovuto essere venduta in scatola di montaggio, per essere accoppiata - come accadeva in quegli anni con i dune buggy - alla piattaforma ed alla meccanica del Maggiolino. Brubaker non era affatto uno sprovveduto: diplomato in car styling all'Art Center College of Design di Pasadena, aveva lavorato - prima di aprire uno studio indipendente a Los Angeles - alla Lear Jet e alla General Motors.