La pandemia globale da Covid-19 ha messo in ginocchio interi settori del servizio di trasporto pubblico. Non solo bus, treni e metrò, ma anche i taxi che, nel 2020, hanno registrato una perdita del 75% rispetto all'anno precedente. In questo contesto negativo, ci sono aziende, però, che hanno saputo reagire alla crisi grazie all'impiego di tecnologia e modelli collaborativi.Società che si basano sul digital, come ad esempio Wetaxi, spin-off del Politecnico di Torino che dal 2017 permette di prenotare e pagare il taxi in maniera semplice e veloce.
Presente in 22 città italiane, Wetaxi punta tutto sui radiotaxi attraverso una innovazione cosciente, approccio che fonda il suo principio nella collaborazione di due elementi fondamentali: tutele da una parte e innovazione dall'altra, quest'ultima intesa come trasparenza di servizi, attraverso - ad esempio - la creazione di una tariffa massima garantita, la condivisione dei taxi e ancora i pagamenti digitali. ''Nel 2020 - spiega Massimiliano Curto, amministratore delegato Wetaxi - siamo cresciuti raddoppiando la nostra posizione sul mercato. In che modo ci siamo riusciti? Credendo nei nostri valori, nell'innovazione, e aumentando le tutele. Ad esempio con le polizze anti-Covid, o ancora, introducendo i divisori per garantire la sicurezza. A breve, inoltre la società organizzerà una iniziativa molto importante proprio sui temi della sanificazione''.
La piattaforma Wetaxi offre un servizio che consente, da una parte, di aiutare gli operatori del settore ad innovarsi , dall'altra invece di rispondere alle esigenze dei clienti, riuscendo, al contempo, a competere con le grandi piattaforme tecnologiche. Il settore è finito di recente sotto i riflettori per una serie di sentenze che ne stanno disciplinando il modello organizzato. Tra le ultime, quella della Corte Europea e la più recente sui radiotaxi di Roma. La decisone del Consiglio di Stato sancisce inequivocabilmente che ormai la strada è tracciata: ''In base a quest'ultima sentenza purtroppo, sembra concretizzarsi l'idea che il settore sarà sempre meno disciplinato da regole di esclusiva - ha precisato Curto - Noi crediamo fortemente nella tutela dei radiotaxi e occorre distinguere e valorizzare le aziende che, come la nostra, fanno della collaborazione e dell'innovazione i suoi punti cardine''.
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Wetaxi