Non solo elettrico. Sulla mobilità del futuro, la visione deve essere più ampia e comprendere un portafoglio diversificato di tecnologie che, insieme, possono concorrere all’abbattimento reale della CO2. E in questo scenario un ruolo fondamentale lo può e lo deve avere l’idrogeno. Il tema è al centro dell’intervento di Federico Ferrero, responsabile della Innovation Business Unit di AVL Italia, azienda ospite dell'edizione 2021 della VTM Conference, in programma il 28 settembre a Torino, e organizzata in vista della business convention prevista sempre nel capoluogo piemontese nel marzo 2022.
“Per accompagnare al meglio la transizione – spiega AVL, azienda specializzata in servizi di ingegneria per il powertrain -, è importante investire in tecnologie alternative, come quelle basate sull’utilizzo dell’idrogeno, oggi il miglior vettore energetico esistente in natura, l’unico CO2 free”. Sono molteplici i campi di applicazione dell’idrogeno. Dal settore della mobilità e dei trasporti, all’immagazzinamento di energia, all’industria dei prodotti chimici, dell’acciaio e del ferro, alla produzione di combustibili sintetici, fino alla produzione di calore a livello residenziale.
Nel settore della mobilità, sono tre in particolare le tecnologie che sfruttano le potenzialità dell’idrogeno: il motore a combustione interna alimentato ad idrogeno, le fuel cell e i processi di sintesi per la produzione di combustibili sintetici. “In AVL – dice Federico Ferrero - siamo specializzati nello sviluppo e ingegnerizzazione degli stack e dei sistemi a fuel cell, ci occupiamo della loro integrazione e applicazione sui veicoli, dello sviluppo di elettrolizzatori per la generazione di idrogeno e di combustibili sintetici, oltre che dello sviluppo di strumenti di testing e simulazione atti a verificarne le performance. Le fuel cell vantano un range di autonomia superiore rispetto ai sistemi puramente elettrici, e permettono anch’esse di avere emissioni zero. Tuttavia hanno una minore durata e costi dei materiali elevati. Stiamo anche sviluppando e testando - spiega - un motore a combustione interna alimentato a idrogeno per applicazioni urbane. Il progetto coinvolge altre aziende impegnate nella filiera idrogeno. I vantaggi di un motore che usa l’idrogeno come combustibile sono moltissimi. Si tratta di un combustibile a zero emissioni di CO2; garantisce alte prestazioni specialmente per il settore heavy duty; permette di riutilizzare la tecnologia dei motori a combustione prolungandone la vita utile; ha costi di manutenzione simili a quelli attualmente previsti per motori diesel o a gas”.
Ci sono però ancora alcune sfide da affrontare, tra cui il bisogno di un sistema per il trattamento dei NOx, la mancanza di infrastrutture di rifornimento di idrogeno e il costo, ancora troppo elevato, di produzione e distribuzione dell’idrogeno: tutte tematiche sulle quali AVL sta sviluppando le necessarie tecnologie per facilitarne la soluzione in tempi brevi.
In collaborazione con:
Abe-CeiP