Dopo una prima parte dell'anno
decisamente negativa, il secondo semestre del 2022 si sta
rilevando positivo per il settore dell'assistenza auto. È quanto
emerge dai giudizi degli operatori riguardo alle attività di
officina, analizzati dal Barometro sul sentiment del settore
dell'assistenza auto, elaborato dall'Osservatorio Autopromotec
sulla base di inchieste mensili condotte su un campione
rappresentativo di officine di autoriparazione. Negli ultimi
cinque mesi la differenza (saldo) tra la percentuale di
autoriparatori che hanno indicato alto il livello di attività di
officina e la percentuale di autoriparatori che invece lo hanno
valutato basso, è sempre stata positiva.
In particolare, a ottobre il saldo dei giudizi degli
autoriparatori è stato di +9, in crescita rispetto al +5 di
settembre e al +1 di agosto e di poco inferiore solamente al
risultato registrato a luglio (+11), mese in cui le attività di
officina sono tradizionalmente più frequenti. L'andamento dei
giudizi sull'attività di officina da maggio a ottobre è senza
dubbio incoraggiante, considerando i risultati negativi fatti
registrare nella prima parte dell'anno, in particolare a marzo
(saldo di -31) e aprile (-17).
Oltre ad analizzare il sentiment degli operatori sulle
attività, il Barometro dell'Osservatorio Autopromotec ha preso
in considerazione anche il livello dei prezzi di officina. A
ottobre gli operatori che hanno giudicato alti i prezzi sono
stati di più di quelli che li hanno valutati bassi, come
dimostra il saldo di +7, valore in leggero calo rispetto ai mesi
scorsi.
Infine, il sentiment fornisce uno sguardo sulle previsioni
per i primi due mesi del 2023. L'81% degli intervistati si
aspetta un inizio d'anno con una domanda stabile per le attività
di officina, mentre coloro che immaginano un aumento
dell'attività (16%) superano abbondantemente coloro che
prevedono un calo (3%). Anche per quanto riguarda i prezzi a
prevalere è una previsione sulla stabilità (80%), anche se una
parte di autoriparatori si aspetta un aumento (16%) e in pochi,
al contrario, un calo (4%).
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