Grandi manovre a Detroit o, meglio, nelle rappresentanze che General Motors ha in Cina e in Giappone. Nel primo paese sono infatti in una fase avanzata le trattative per una collaborazione con SAIC Motor (di proprietà statale) e Guangxi Automobile Group per arrivare a nuove attività condivise.
Documenti sul sito web del Ministero cinese dell'Industria e dell'IT hanno svelato questo progetto di joint venture che punta a operare nei pick-up e nei veicoli commerciali.
Ciò permetterebbe a GM di entrare in segmenti di nicchia ma in forte espansione che potrebbero aiutare la reciproca crescita e soprattutto il consolidamento internazionale dell'ex colosso di Detroit dopo la cessione delle attività in Europa e altre dismissioni. Great Wall Motor che il più grande produttore di pick-up in Cina, ha visto aumentare le vendite di questi veicoli del 38% nei primi sette mesi del 2020 rispetto allo scorso anno grazie - si legge su Automotive News China - ai suoi nuovi modelli Serie P. Nello stesso periodo le vendite di suv e di berline sono diminuite rispettivamente dell'11% e del 22%. A questo stesso segmento punta anche Geely, il Gruppo privato cinese che possiede com'è noto Volvo, Proton, Lotus e altri brand, che ha presentato nei giorni scorsi in un evento via social il suo primo pick-up. Dal Giappone arriva invece la notizia che GM e Honda stanno lavorando ad un memorandum di intesa che ha come obiettivo la creazione di una alleanza in Nord America e che andrà ben oltre i veicoli elettrici e la tecnologia delle celle a combustibile, oggetto dell'accordo del 2018. Nella dichiarazione congiunta GM e Honda ha precisato di ''voler condividere i costi di ricerca e sviluppo e di ingegneria per selezionare futuri veicoli e piattaforme di propulsione sviluppati insieme''. Faranno parte della collaborazione anche i servizi connessi, la condivisione degli acquisti e la logistica.