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Macron, incentivi a pioggia per veicoli green

Piano da 8 mld di euro per rilanciare industria dell'auto in crisi

Paolo Levi PARIGI

Un piano da 8 miliardi di euro, con incentivi a pioggia per i veicoli green, per rilanciare l'industria automobilistica disastrata dalla crisi legata al coronavirus, modernizzare il settore e fare della Francia il campione europeo dell'auto elettrica: questi i punti fondamentali del piano presentato oggi da Emmanuel Macron, durante un solenne discorso sull'avvenire dei costruttori bleu-blanc-rouge pronunciato presso lo stabilimento di Valeo di Etaples, nel nord ovest della Francia. "Lo Stato fornirà poco piu' di 8 miliardi di euro di aiuti al settore", ha dichiarato il leader francese, il cui obiettivo è "fare della Francia la prima nazione produttrice di veicoli puliti d'Europa, portando la produzione a oltre un milione di veicoli all'anno entro i prossimo cinque anni, ibridi ricaricabili o ibridi". Per rilanciare le vendite implose durante la crisi legata al coronavirus Parigi punta anzitutto su uno stimolo della domanda di auto a basso impatto ambientale.Con un innalzamento dell'ecobonus a 7.000 euro per l'acquisto di auto elettriche da parte dei privati cittadini e 5.000 euro per le aziende, come anche la creazione di un bonus di 2.000 euro per gli ibridi ricaricabili. Macron prevede inoltre un rafforzamento degli attuali incentivi alla conversione per l'acquisto di un veicolo nuovo in cambio della rottamazione di quello vecchio.

"Si tratta di un piano per la difesa del nostri posti di lavoro industriali, che dovranno far fronte ad una delle piu' gravi crisi della storia". Il quarantaduenne leader francese ha poi osservato che il recovery fund da 500 miliardi di euro presentato la settimana scorsa con la cancelliera tedesca Angela Merkel per garantire un avvenire piu' prospero e solidale all'Europa ha l'obiettivo di "sostenere i settori maggiormente in difficoltà" come, appunto, quello automobilistico". Soddisfazione è stata espressa per la decisione di Psa di incrementare la produzione di veicoli elettrici e ibridi sul territorio francese. Nel 2019, il gruppo che presto si sposerà con Fca, non aveva prodotto veicoli green in patria, ma nel 2021 saranno "130.000", ha esultato Macron, aggiungendo: "Questo rappresenta un investimento di 360 milioni per Psa di qui al 2022". E ancora: "Mi rallegro per l'annuncio fatto in questo momento da Psa di localizzare a Sochaux la produzione della 3008 elettrica. E' una decisione importante, un segno di fiducia per la produzione in Francia e della capacità di affrontare insieme le sfide" future. Quanto a Renault, il capo dell'Eliseo è tornato a reclamare "garanzie" per l'avvenire dei dipendenti di due siti del nord del Paese, a Maubeuge e Douai, in un contesto di crescenti inquietudini legate al lavoro nella regione. Ha quindi lanciato un avvertimento sul prestito da 5 miliardi di euro garantiti dallo Stato al marchio simbolo dell'industria automobilistica d'Oltralpe. Quest'ultimo "non potrà" infatti essere concesso prima che i negoziati condotti dal ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, sulla tutela di siti e lavoro, non giungeranno in porto. Venerdì, Renault è chiamata a presentare il piano di risparmi da due miliardi di euro annunciato lo scorso febbraio.

Il presidente ha inoltre riferito che il costruttore francese ha accettato di partecipare al programma europeo per lo sviluppo di batterie elettriche sviluppato, tra l'altro, da Psa e il gruppo Saft, filiale di Total. In mattinata, Macron aveva ricevuto all'Eliseo i responsabili del settore, tra cui i manager di Renault e Psa. In Francia, la filiera rapresenta 400.000 posti di lavoro diretti per un totale di 900.000.

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