Strade silenziose, sicure, performanti e che fanno bene all'ambiente. È quanto può essere reso possibile dal polverino di gomma riciclata dai Pneumatici Fuori Uso (PFU), che permette di realizzare asfalti dalle prestazioni ottimali, arrivando ad una riduzione fino a 7 dB del rumore generato dal passaggio dei veicoli e vantando, allo stesso tempo, una durata fino a 3 volte quella degli asfalti convenzionali, in virtù della maggiore resistenza all'usura e alla formazione di crepe e buche. Gli asfalti modificati con gomma riciclata rappresentano una soluzione che permette di investire al meglio le risorse per le infrastrutture stradali, riducendo i disagi per gli utenti e l'impatto ambientale dell'attività di costruzione e manutenzione delle strade.
Secondo i dati forniti da Ecopneus, società che si occupa della gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia, ad oggi sono stati realizzati complessivamente in Italia oltre 520 km /corsie di strade con l'impiego di asfalto modificato con gomma riciclata da PFU, con un incremento rispetto allo scorso anno di oltre 170.000 mq di nuove strade realizzate in tutto il Paese.
I primi risultati di una recente sperimentazione in corso sulla rete stradale Anas hanno confermato le proprietà di questi asfalti, facendo emergere che l'impiego di tecnologie e materiali eco-compatibili rappresentano oggi la soluzione tecnica che centra meglio gli obiettivi di riduzione dell'impatto ambientale, assicurando al contempo prestazioni in esercizio ottimali.
L'entrata in vigore del nuovo Decreto End Of Waste darà infine una nuova spinta al settore degli asfalti modificati e più in generale al mercato della gomma da riciclo, perché definisce condizioni e caratteristiche che sanciscono per la gomma riciclata lo status di materia prima 'seconda'.