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Colonnine per auto elettriche bloccate da coronavirus

Fermi tutti i cantieri per aumentarne il numero in Italia

Redazione ANSA ROMA

Le infrastrutture per rendere possibile in Italia la mobilità elettrica, che già stentavano ad essere ampliate per le lungaggini burocratiche nella fase 'prima Covid-19', sono ora in lockdown quasi totale, con cantieri fermi, procedure bloccate e componenti rimaste nei magazzini in attesa di essere utilizzate. E' quanto risulta da una inchiesta realizzata dall'Associazione Motus-E, che 'fotografa' una situazione con 7.203 stazioni di ricarica operative nel Paese, e con 13.721 colonnine, distribuite al 73% sulle strade pubbliche e al 27% in infrastrutture private, ma a uso pubblico come supermercati e centri commerciali.

Questa rilevazione, effettuata a febbraio, mostra un aumento del 33% rispetto alla situazione del settembre 2019, ed è leggermente inferiore alla stima fatta dal Politecnico di Milano, che indica che dovrebbe essere stata raggiunta quota 8.200 stazioni di ricarica per veicoli elettrici.

L'emergenza coronavirus ha però bloccato progetti molto importanti, indispensabili per migliorare la 'qualità' dei sistemi di rifornimento di energia, e non solo la loro quantità.

E' fermo ad esempio lo sviluppo del network Ionity, con 6 cantieri bloccati e solo 5 stazioni funzionanti.

Come segnala il sito specializzato Vaielettrico.it, di questi 6 cantieri, 3 sono in lockdown per il Covid-19. Altre 3 stazioni sono finite, ma prive dell'allacciamento alla rete.

In totale stallo anche il programma che Autostrade per l'Italia aveva annunciato in gennaio, e che prevedeva l'installazione di 4-6 colonnine a 350 kW in 67 aree di servizio autostradali (il 31% su un totale di 200). Al momento non è noto a che punto sia l'iter delle domande e delle autorizzazioni, compresa quella da presentare al Ministero dei Trasporti.

Da notare che le colonnine ipotizzate da Autostrade dovrebbero utilizzare energia green, in quanto prodotta da 144 nuovi impianti fotovoltaici, che si aggiungeranno ai 165 esistenti, portando a 45 GWh annui l'autoproduzione elettrica complessiva di Autostrade per l'Italia.

Anas, secondo operatore autostradale del Paese, con oltre 1.200 km gestiti, aveva a sua volta annunciato nel gennaio del 2019 l'installazione di colonnine di ricarica in 41 delle aree di servizio presenti sulla sua rete, incaricando le società concessionarie dei distributori di realizzare gli impianti con tecnologia Fast o Ultra Fast.

Ad oggi ne risultano completate solo 3 (A90 GRA, A01 Catania-Siracusa e A2 del Mediterraneo). Come ha precisato la stessa ANAS, sono in corso di valutazioni gli effetti della Covid-19 sulle pianificazioni previste nel 2020.

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