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A Milano auto elettriche usate come batterie per la città

Enel e Nissan lanciano primo esempio italiano di vehicle to grid

Damiano Bolognini Cobianchi MILANO

Grazie alla collaborazione di Enel e Nissan parte dal capoluogo della Lombardia la sperimentazione italiana del 'vehicle to grid'. Con tale termine inglese, abbreviabile con la sigla V2G, si indica la soluzione per cui le auto elettriche possono essere collegate a una colonnina di ricarica sia per rifornire le proprie batterie così da essere pronte a macinare chilometri sia per essere impiegate come accumulatori, capaci di restituire energia alla rete e stabilizzarla, nei momenti di massima richiesta. Negli Stati Uniti, in Giappone e in alcuni Paesi europei tra cui Germania e Danimarca, la messa in prova di questa funzione è già stata avviata da diversi mesi. In Italia, appunto, i test partiranno in giugno da Milano, grazie al progetto realizzato dalla multinazionale energetica e dalla Filiale del costruttore nipponico, la cui durata prevista è di 18 mesi. L'iniziativa, la prima del genere nel nostro Paese, segue di due anni una fase di test che a Genova ha visto coinvolti Nissan, Enel e l'Istituto Italiano di Tecnologia per lo sviluppo, nel primo progetto pilota di car sharing elettrico aziendale, testato con colonnine di ricarica di tipo V2G. I termini della partnership milanese sono stati presentati questa mattina, in un evento organizzato in via Rubattino, presso la sede della RSE, società pubblica di ricerca per il settore elettrico ed energetico, coinvolta come terzo attore.

Qui Enel X ha installato le colonnine di ultima generazione adatte a un impiego V2G che saranno utilizzate per i rifornimenti delle auto.

I test prevedono l'utilizzo di due vetture EV, modello Nissan Leaf, e di due infrastrutture di ricarica bidirezionale, collegate a una microrete sperimentale di RSE. Attraverso una piattaforma di controllo specifica sarà possibile, appunto, utilizzare le macchine elettriche per la stabilizzazione della rete. I veicoli saranno guidati dal personale di RSE.

"Le funzioni che verranno sperimentate - è stato spiegato -, comprendono un'ampia gamma di servizi ancillari, come l'ottimizzazione dei flussi energetici dell'utenza, una novità di questo progetto anche in ambito europeo. L'obiettivo è mettere alla prova le funzionalità del V2G in base alle abitudini degli utenti privati e di coloro che utilizzano veicoli di flotte aziendali. Durante i periodi di ricarica le batterie saranno impiegate come sistemi di accumulo energetico connessi alla rete, in grado di garantire vantaggi per il sistema elettrico e per i possessori delle auto. In particolare, la tecnologia V2G permetterà di massimizzare l'autoconsumo di energia rinnovabile da impianti domestici, ottimizzare i flussi di energia prodotta e consumata a livello locale e garantire la continuità della fornitura di energia in caso di interruzioni". A ciò, è stato chiarito, si aggiunge l'opportunità per i possessori di auto elettriche di "ottenere una remunerazione per i servizi forniti al sistema elettrico, massimizzando i benefici ambientali ed economici della mobilità a zero emissioni". In prospettiva futura, questi benefici saranno massimi per i privati che abbineranno la V2G a soluzioni domestiche di produzione di energia verde, come i pannelli fotovoltaici: in questo caso, l'auto potrà essere utilizzata anche come accumulatore casalingo supplementare, in grado di restituire gratuitamente all'impianto di casa energia di fonte solare nelle ore serali o notturne.

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