La britannica Aston Martin potrebbe essere fra le prime aziende ad introdurre una interessante evoluzione del sistema di specchi retrovisivi esterni 'virtuali', in quanto sostituiti da piccole telecamere. Un prototipo di Full Display Mirror è stato realizzato assieme all'azienda specializzata Gentex ed è attualmente in collaudo a bordo di una DBS Superleggera, opportunamente modificata.
Rispetto ad altri sistemi già sul mercato - tutti finalizzati alla eliminazione delle due ingombranti protuberanze laterali, che peggiorano il Cx e creano fruscii aerodinamici. In questo caso però l'efficacia del sistema è superiore, ad esempio, ai retrovisori virtuali con display inserito nel pannello porta, in quanto il Full Display Mirror riunisce in un solo elemento (un grande display da collocare nella stessa posizione dello specchio interno tradizionale) le immagini provenienti da tre diverse telecamere ad alta definizione.
Per il momento, però, Aston Martin non sembra intenzionata ad eliminare i due specchietti esterni, quanto piuttosto a proporre - cosa confermata dal responsabile di Gentex, Neil Boehm - una soluzione 'ibrida' con visione laterale convenzionale 'riflessa' completata da quella video interna, i cui segnali possono essere utilizzati anche per gli ADAS che avvisano, e intervengono, nel caso di una possibile collisione con veicoli presenti nel 'punto morto' dei retrovisori.