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Auto, elettrico è futuro ma va fatta chiarezza su tecnologie

Centro Studi Promotor, Quagliano: cresce sensibilità 'green'

Redazione ANSA

L'auto elettrica rappresenta il futuro della mobilità ma è necessario fare maggiore chiarezza sulle tecnologie oggi disponibili, in particolare sui diversi tipi di alimentazione e sui differenti metodi di ricarica. È questo uno dei messaggi più importanti emersi nella tavola rotonda 'L'auto elettrica tra utopia e realtà' organizzata dal Centro Studi Promotor nell'ambito del BizTravel Forum. Alla tavola rotonda hanno partecipato i rappresentanti di alcune delle più importanti case auto e delle società fornitrici di energia operanti sul mercato italiano e Luca Patanè, presidente del Gruppo Uvet (organizzatore del BizTravel Forum) che ha sottolineato come il mondo del turismo e del corporate sia sensibile alla suggestione dell'auto elettrica.

In apertura della tavola rotonda Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, ha messo in evidenza come oggi ''il settore della mobilità elettrica stia vivendo un periodo di grande fermento dovuto a diversi motivi: la forte innovazione tecnologica, la crescente sensibilità ecologica ed anche il fatto che oggi tutte le case automobilistiche stiano puntando con decisione sulla mobilità a emissioni zero''.

La tavola rotonda è proseguita con l'intervento di Massimo Nordio, amministratore delegato di Volkswagen Group Italia, che ha sottolineato come la mobilità elettrica non rappresenti una moda, ma una vera e propria necessità. ''Ciò per due motivi - ha spiegato Nordio -: il primo è di natura tecnica e riguarda la maggiore efficienza del motoreelettricorispetto al motore termico. Il secondo aspetto è legato alle emissioni, in quanto i veicoli alimentati con motori elettrici non hanno emissioni nei luoghi in cui vengono impiegati''. L'intervento successivo di Gaetano Thorel, direttore generale di PSA Italia, si è focalizzato sull'esigenza di fare chiarezza su cosa sia un'autoelettrica, in particolare sui diversi livelli di tecnologia ibrida e sulle modalità di ricarica, nell'ottica di fornire informazioni corrette al consumatore. Thorel ha inoltre ricordato come un problema importante da affrontare per accelerare la diffusione della mobilità elettrica sia quello legato alle infrastrutture. ''Le colonnine non sono ancora diffuse capillarmente sul territorio, ma sono convinto che più il mercato crescerà e più le infrastrutture si adegueranno''.

Alla tavola rotonda è intervenuto poi Michele Crisci, presidente e amministratore delegato di Volvo, che ha sottolineato come l'auto del futuro sarà sicuramente un'auto elettrica, per la cui affermazione è però inevitabile un periodo di transizione. ''Si devono tenere in considerazione i futuri sviluppi tecnologici ma anche la situazione presente, perché in Italia abbiamo 38 milioni diautoin circolazione e di queste il 40% è ante Euro 4''.

Al termine dell'evento si è parlato poi di Fleet management, con un focus sulle condizioni necessarie per la diffusione delleautoelettrichenelle flotte aziendali. ''L'auto elettrica . ha concluso Gian Primo Quagliano - sta arrivando anche nelle flotte aziendali. Molto lavoro va fatto e occorre che le grandi aziende si rendano conto delle loro responsabilità verso la società mettendo in campo azioni di sensibilizzazione nei confronti degli utilizzatori. I driver, poi, devono prendere coscienza che il mondo sta andando verso l'auto elettrica. Il governo infine dovrebbe quantomeno cercare di non ostacolare gli sforzi delle aziende per ridurre il loro impatto ambientale''.

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