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Auto: mercato Europa -32,9% da inizio anno

In calo vendite nei mesi estivi,-3,7% luglio e -17,6% agosto

Redazione ANSA TORINO

Il mercato europeo dell'auto (Ue+Efta+Uk) è ancora in calo nei mesi estivi: a luglio - secondo i dati dell'Acea, l'associazioni dei costruttori europei - le immatricolazioni sono state 1.281.740, pari a una flessione del 3,7% rispetto allo stesso mese del 2019, mentre in agosto sono state 884.394, il 17,6% in meno di agosto 2019.
    Nei primi otto mesi del 2020 sono state vendute 7.267.621auto, con una contrazione del 32,9% rispetto allo stesso periodo del 2019. 

Auto: in Europa vendite Fca -38,6% da inizio anno
Fiat Chrysler Automobiles ha venduto a luglio, nei mercati Ue, Efta e Uk, 70.903 auto (-7,2%), pari a una quota del 5,5% (era 5,7%), mentre in agosto le immatricolazioni sono 50.585 (-6,9%) con la quota che sale dal 5,1% al 5,7%. Da inizio anno il gruppo Fca ha venduto 412.270 vetture, il 38,6% in meno dell'analogo periodo dell'anno scorso, con una quota del 5,7% a fronte del 6,2%. A luglio il marchio Fiat (50.300 immatricolazioni) ha ottenuto un risultato superiore alla media del mercato, migliorando la quota al 3,9%, di 0,1 punti percentuali. Sono 13.100 le vetture vendute da Jeep pari a una quota all'1%. Stabili Alfa Romeo e Lancia, rispettivamente con 3.400 e 3.600 immatricolazioni, entrambe con una quota dello 0,3%. Nel mese di agosto tutti i marchi registrano un risultato migliore rispetto alla media del mercato, in particolare Fiat e Lancia. Il primo brand hah immatricolato oltre 34.200 vetture con una quota del 3,9%, in crescita rispetto allo stesso mese di un anno fa di 0,6 punti percentuali. Lancia - il cui mercato di riferimento è l'Italia - immatricola invece quasi 2.300 auto e ottiene una quota dello 0,3% in miglioramento di 0,1 punti percentuali. Jeep ha venduto poco meno di 11.000 vetture per una quota stabile all'1,2% mentre sono circa 2.850 le immatricolazioni di Alfa Romeo, stabile allo 0,3%. Numerosi i modelli Fca che ottengono positivi risultati in agosto. Nonostante il segmento A sia tra i più colpiti dalla pandemia (-46,2% nel progressivo annuo) le Fiat 500 e Panda si confermano le più vendute in Europa nella categoria. La 500 ottiene una quota del 17,8% e la Panda del 15,1%: entrambe migliorano di 5,7 punti percentuali rispetto all'anno scorso. Insieme detengono il 33% di quota, miglior risultato di sempre per agosto dal lancio dei due modelli.

Auto: Centro Studi Promotor, ancora profondo rosso Europa
"E' ancora profondo rosso per il mercato auto dell'Europa Occidentale fortemente colpito dagli effetti della pandemia di Coronavirus". Lo afferma il Centro Studi Promotor che rileva "qualche segnale di minore negatività legato alla fine del lockdown, anche se il quadro resta molto pesante" con cali in tutti i mercati dell'area. La caduta è molto pesante - spiega - anche nei 5 maggiori mercati in cui si concentra il 69,1% delle immatricolazioni dell'Europa Occidentale: il risultato peggiore lo fa registrare la Spagna (-40,6%), seguita da Regno Unito (-39,7%), Italia (-38,9%), Francia (-32%) e Germania (-28,8%). "Proprio nel nostro Paese sono emersi i primi segnali di ripresa. Il merito - sottolinea il Csp - va agli incentivi alla rottamazione introdotti dal decreto rilancio, modificato sulla base dell'emendamento Benamati, che ha esteso gli incentivi anche all'acquisto di vetture diesel e a benzina con emissioni non superiori a 110gr/km di CO2. Il mercato italiano dovrebbe tornare in terreno positivo già a settembre". "L'onorevole Benamati - ricorda il Csp - ha rilevato che nel Dl di agosto il Governo ha introdotto dei massimali d'impegno per le diverse categorie molto rigidi che fanno si che i fondi risultino esauriti per alcune categorie di auto e in sovrabbondanza per altre. Se questo problema non verrà superato in tempi brevi l'impatto degli incentivi potrebbe esaurirsi già in settembre, ma il problema potrebbe essere superato in Senato". "Se così fosse - commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - l'Italia potrebbe essere il Paese dell'Europa Occidentale in cui il mercato dell'auto esce più rapidamente dalle secche della pandemia. Sarebbe un bellissimo segnale anche per il nostro Paese".

Auto: Anfia, estate ancora critica, perse 2,67 mln di unità
"Dopo una chiusura del semestre in forte ribasso (-39,5%), a luglio il mercato auto europeo registra un calo relativamente contenuto (-3,7%). Ad agosto, mese dai volumi tradizionalmente bassi, tuttavia, la flessione delle immatricolazioni torna ad essere più marcata (-17,6%), anche se non ai livelli dei mesi precedenti (giugno aveva chiuso a -24%).Nei primi 8 mesi dell'anno il mercato auto europeo ha perso 2,67 milioni di unità". Lo sottolinea afferma Paolo Scudieri, presidente dell'Anfia. "Per la filiera automotive dell'Ue - osserva - la situazione rimane quindi difficile, con prospettive economiche recessive e l'ombra di una Brexit senza accordo che aggraverebbe ulteriormente le perdite. Speriamo che i piani di incentivazione della domanda che, insieme alle altre misure per l'uscita dalla crisi, i governi dei maggiori Paesi hanno messo in campo per far ripartire il settore, portino frutto nei prossimi mesi, con risultati di mercato tangibili e vengano integrati laddove ancora risultano scoperti alcuni comparti - per l'Italia, ad esempio, quello dei veicoli commerciali leggeri - senza dimenticare gli interventi strutturali di politica industriale necessari per continuare a indirizzare gli attori della filiera verso gli obiettivi comunitari di decarbonizzazione e digitalizzazione della mobilità".

Auto: Unrae, restano fosche prospettive mercato
"Dopo la fase più buia della crisi da Covid-19 restano fosche le prospettive dell'industria automotive europea nonostante la ripartenza delle attività, come certificato dai dati Acea, che mostrano solo un attenuarsi della tendenza negativa". Lo afferma Andrea Cardinali, direttore Generale dell'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere. "Uno spiraglio di speranza - prosegue - viene però per l'Italia dal marginale calo di agosto, risultato degli incentivi approvati con la Legge Rilancio e di quelli contenuti nel Decreto Agosto, con questi ultimi che stanno efficacemente sostenendo il mercato anche nel mese di settembre. Restano, come già da noi tuttavia segnalato in numerose occasioni i limiti del pacchetto così come disegnato, con il plafond di 100 milioni di euro destinato ai veicoli rientranti nella fascia emissiva di CO2 91-110 g/km già esauritosi dopo meno di 2 settimane. Allo stesso tempo, restano a oggi disponibili circa 300 milioni di fondi nelle altre fasce di emissione, parte dei quali probabilmente avanzeranno a fine anno. Con il doppio obiettivo di sostenere il mercato, e quindi una filiera produttiva che molto contribuisce all'economia e all'erario nazionali, e accelerare il rinnovo di un parco circolante tra i più obsoleti in Europa, Unrae chiede quindi che, in sede di conversione del Decreto Agosto, vengano rimossi i fattori di rigidità che impediscono il travaso di risorse da una fascia emissiva all'altra o di prevedere un fondo unico, per evitare il rischio di rimanere a fine anno con parte dei fondi inutilizzati. E' urgente che una soluzione venga trovata affinchè il plafond della fascia emissiva 91-110 g/km venga assolutamente rifinanziato per il bene del paese, del settore e dei consumatori".

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