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PostCoronavirus, evoluzione auto ancora con diesel e benzina

Markus Heyn, Bosch 'emissioni motori a gasolio quasi eliminate'

Redazione ANSA ROMA

Quando si esamina l'intero comparto dell'automotive e della mobilità in genere, il punto di osservazione di Bosch, il colosso tedesco dell'innovazione e dei servizi, è davvero privilegiato. Bosch non solo fornisce soluzioni high tech e milioni di diversi tipi di componenti all'industria, ma collabora da vicino con tutti i costruttori di auto, moto e veicoli da traporto di tutto il mondo, condividendo con migliaia e migliaia di ingegneri e creativi la sua visione e le opportunità offerte dallo sviluppo della tecnica e dei materiali. Ecco perché l'intervento fatto recentemente da Markus Heyn, membro del board di Bosch con responsabilità per le vendite e il marketing della divisione Mobility Solutions, al Motor Valley Fest assume un valore tutto particolare, in quanto frutto di un diretto coinvolgimento con la transizione verso la propulsione elettrica e - dopo il coronavirus - con le nuove problematiche della ripresa e dei cambiamenti delle situazioni locali.

''Anche se è troppo presto per poter fare previsioni oltre il 2020 - ha detto Heyn - la produzione automobilistica globale dovrebbe ridursi di almeno il 20% quest'anno. Dopo la profonda crisi nei primi due trimestri, prevediamo segnali di ripresa dal terzo trimestre in poi. La rapidità della ripresa e lo sviluppo delle cifre dipenderanno, tra l'altro, da eventuali sussidi statali per i consumatori''.

Per ciò che riguarda i propulsori, quelli che gli addetti ai lavori chiamano powertrain, Bosch si sta avvicinando alle future soluzioni con mente aperta, secondo il principio della neutralità tecnologica.''Sarà proprio la concorrenza tra sistemi di propulsione - ha sottolineato Heyn - a fornire la migliore soluzione per rendere green il traffico stradale''. Entrando nello specifico dei motori a combustione, il membro dei board di Bosch ha sottolineato che questi rimarranno parte centrale del mix. ''Bosch - ha detto - ha dimostrato che le emissioni di NOx dei moderni motori diesel possono essere quasi completamente eliminate. La nostra soluzione tecnologica è già in produzione ed è presente su diversi modelli sul mercato.

Nel caso dei motori a benzina, i sistemi di iniezione diretta di benzina Bosch riducono il particolato di un fattore 100 e, insieme a un trattamento efficiente dei gas di scarico, riducono le emissioni del 70% al di sotto del limite legale''.

Heyn ha anche spiegato che nel 2030 ''ogni tre veicoli di nuova immatricolazione in tutto il mondo due saranno ancora spinti da un motore a combustione. E un diffuso ricorso alla tecnologia ibrida sarà possibile ridurre le emissioni di CO2 dei diesel e dei benzina scendendo dagli attuali oltre 100 g/km a 20 g/km''. E ha sottolineato che il sistemi mild hybrid a 48 Volt da soli riducono il consumo di carburante fino al 15%.

Negli ultimi tempi, Bosch ha investito una media di 400 milioni di euro all'anno per una mobilità senza emissioni e, in particolare, nessun'altra azienda ha diversificato così ampiamente gli interventi su tutte le tecnologie. E' il caso dell'idrogeno, un settore che - secondo la Commissione Europea - entro il 2050 potrebbe creare 5,4 milioni di posti di lavoro e un fatturato annuo di 800 miliardi di euro. Con il suo impegno nello sviluppo delle celle a combustibile, Bosch mira a elettrificare i veicoli industriali pesanti avviando la produzione entro il 2022. La previsioni sono che si arrivi entro il 2030 ad avere una quota compresa fra il 10% e il 20% di veicoli elettrici alimentati da celle a combustibile anziché dalla rete elettrica con cui ricaricare le batterie.

Ma - come ha detto Heyn - l'elettrificazione delle auto ''non sarà sufficiente per raggiungere gli obiettivi climatici entro il 2030. La misura più efficace può essere quella di incoraggiare la sostituzione dei vecchi veicoli circolanti con quelli moderni, nel rispetto di normative più severe''. E questo perché ''il problema della CO2 e degli inquinanti continuerà a esistere per molti anni a causa di milioni di veicoli obsoleti in circolazione''.

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