Brusco calo delle vendite di auto usate negli Stati Uniti nel mese di aprile, con una conseguente diminuzione anche dei valori di vendita e dei tempi di 'permanenza' delle vetture di seconda o terza mano nei piazzali delle concessionarie o presso le grandi aste per commercianti, molto diffuse in quel mercato.
Secondo quanto riporta Detroit Free Press sulla base dei dati dell'organizzazione Manheim - che gestisce nei vari Stati un vasto network di aste - in aprile la diminuzione delle transazioni è stata del 34,4% rispetto allo stesso mese del 2019, con una decrescita dell'11,4% dei prezzi. In aumento invece lo stock delle vetture invendute: +40% tanto che proprio l'organizzazione Manheim ha dovuto lasciare senza lavoro 6.000 dei suoi dipendenti.
Significtivo anche ciò che accade a livello di domanda da parte della clientela privata e professionale: mentre in aprile si sono ridotte di poco le vendite dei modelli di lusso (-3,5%) e quelle dei suv (-8,8%) sono in calo più rilevante i pick-up (-10,5%), le compatte (-17,2%) e le midsize (-19.5%) a conferma che sono proprio i ceti medi e le famiglie a soffrire della crisi economica legata al Covid-19. A livello di modelli, a soffrire maggiormente di questa situazione sono stranamente auto di grande successo, con la Tesla Model 3 in testa (+24,2% nei tempi di 'rimanenza' come invenduta nei piazzali), seguita dalla Toyota RAV4 hybrid (+20.9%), dalla Volkswagen Atlas (+19.4%), dalla Mitsubishi Eclipse Cross (+19%) e dalla Tesla Model X (+17.5%). Da rilevare la presenza di molti prodotti del Gruppo Toyota nella classifica degli 'invenduti': oltre al Rav4 Hybrid al secondo posto se ne trovano altri 3 (Toyota Rav4 +16.8%, Toyota CH-R +16.8% e Lexus GX 460 +16.7%) rispettivamente al 6, 7 e 8 posto. Come riporta Detroit Free Press, sulla base dei rilevamenti iSeeCars, il Toyota CH-R del 2019, con un prezzo medio di 19.727 dollari, è anche il modello con il maggiore calo nelle transazioni nella fascia sotto ai 20mila dollari.