Lo hanno già definito l'ospedale da campo del mercato automobilistico nordamericano. Sui piazzali del terminal merci di Long Beach, alle porte di Los Angeles sono state infatti ammassate migliaia di macchine provenienti dal Giappone e dalla Corea, finite in questa quarantena perché il concessionari non accettano più stock di auto a causa del fortissimo rallentamento delle vendite. Si tratta per lo più di suv e modelli di gamma medio alta scaricati dalla enorme nave-garage Jupiter Spirit, che è arrivata in California dopo un viaggio di 3 settimane iniziato in Giappone. Ne sono scesi e subito parcheggiati sui quasi 177 ettari del terminal circa 2.000 fra suv Nissan Armada e Rogue, oltre a berline e altri modelli Infiniti. Le cifre del mese di aprile mostrano un calo delle vendite del 54% per Toyota, del 47% per Subaru e del 39% per Hyundai, coinvolgendo anche le gamme che non sono prodotte in loco e arrivano in nave dai Paesi d'origine. "I concessionari non accettano più auto - ha dichiarato John Felitto, vice presidente della filiale Usa della compagnia di navigazione norvegese Wallenius Wilhelmsen - perché neanche gli operatori del noleggio e delle flotte immatricolano nuove vetture. Questo è diverso da tutto ciò che abbiamo visto prima.
Ogni deposito è pieno fino all'orlo". Secondo una stima degli analisti di IHS Markit, il mercato nordamericano dovrebbe calare nel 2020 del 27%, arrivando a chiudere a 12,5 milioni di unità che sarebbe il peggior dato dal 2010.