Il settore dell'auto rischia un "deterioramento finanziario nel medio-breve termine" per gli effetti che la pandemia da coronavirus sta avendo sulle vendite mondiali e non sarà in grado di vedere la ripresa prima di metà 2021. Lo affermano gli analisti di Coface secondo i quali "la corsa dei costruttori verso la richiesta di liquidità aggiuntiva spingerà il loro indebitamento verso livelli più alti, così come avvenne con la grande recessione del 2008-2010, quando il rapporto tra debito e cassa crebbe dal 26 al 32%". Un contesto difficile nel quale "i piccoli operatori ed in particolare i fornitori più piccoli saranno probabilmente i più colpiti".
Inoltre, secondo gli analisti, le "nuove e più severe norme antismog", che richiedono sempre maggiori investimenti in ricerca e sviluppo da parte dei produttori, sono"destinate a restare valide". Da qui l'ipotesi che "non ci sarà una ripresa ai livelli pre-Covid fino alla metà del 2021".