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Immatricolazioni noleggio,con 462.000 unità + 6,1% nel 2019

Secondo ANIASA alle aziende piace sempre di più il lungo termine

Redazione ANSA

Agli italiani, e soprattutto alle aziende, piace sempre di più l'automobile a noleggio sia a breve che a lungo termine. Secondo l'analisi realizzata da ANIASA (Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici) sulla base dei dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le immatricolazioni a noleggio hanno raggiunto nel 2019 le 462.000 unità, con una crescita del + 6,1% rispetto all'anno precedente, contribuendo sensibilmente al totale del mercato (1.916.000 unità) salito nel complesso solo dello 0,3%. Il livello raggiunto - sottolinea una nota di ANIASA - è in linea con il quadro economico nazionale che certifica una sostanziale stagnazione ed un contesto politico che stenta a recepire la rilevanza dell'automotive, come testimoniato dalla lunga e inutile vicenda del fringe benefit sulle auto aziendali.

Un 2019 contrassegnato comunque ancora dalle questioni originate dal nuovo sistema di omologazione WLTP, dalla demonizzazione del diesel e anche dal progressivo aprirsi dell'auto elettrica. Nel 2020, con i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, le Case dovranno puntare su un rinnovo delle flotte centrato su un profilo emissivo adeguato alla normativa. A fronte di una staticità degli acquisti da parte dei privati che hanno chiuso al -0,1% (un segnale della situazione delle famiglie non ancora rosea, e che questo non agevola il rinnovo del parco che molto vecchio) sono in riduzione gli acquisti complessivi delle società ed in leasing finanziario, - 6,1%, e con un andamento 'statico' per il leasing (+ 0,5% circa).

Anno dopo anno, continuano invece ad aumentare le immatricolazioni uso noleggio, che con 462.000 immatricolazioni raggiungono un nuovo record storico, + 6,1% sul 2018. Il comparto del 'breve termine' chiude con il + 4,4% di auto nuove in più, mentre il noleggio a lungo termine - dopo il primo trimestre in negativo, -14% - completa l'anno con un rialzo del 7,7%, quasi 282.000 immatricolazioni. Si conferma stabile sulle 40mila unità il recente contesto dei concessionari e delle Case auto.

Nel 2019 il diesel ha perso la leadership di mercato (la quota si è infatti ridotta dal 51 al 40% complice un confuso ed inesatto dibattito) ma quella a gasolio ad essere l'alimentazione più economica e sicura, preferita per le lunghe percorrenze. E un segnale in questo senso arriva dall'aumento record (+ 383%) delle immatricolazioni di vetture ibride/diesel.

Le auto a benzina hanno adesso la quota di mercato più alta con il 48,7%. Il metano ed il GPL in crescita, rispettivamente 2 e 7,1%. Positivo, anche se numericamente limitato, il risultato delle vendite di auto elettriche che raddoppiano, superando quota 10mila (+111%).

Il bilancio di nove mesi di 'Bonus Malus' evidenzia un aumento del 110% delle vendite di vetture nelle fasce dell'Ecobonus (oltre il 300% per i privati) nella fascia sino a 20 g/km di CO2 e del 40% nella fascia 21-70 g/km, che complessivamente costituiscono l'1% delle vendite. Molto ridotto, invece, + 0,5% l'aumento delle vetture tra i 71 e i 160 g/km di CO2, che rappresentano circa il 96% delle vendite. In crescita anche gli acquisti di veicoli che emettono oltre i 160 g/km, penalizzati dal Malus, tutti in doppia cifra a esclusione della fascia 176-200, che registra un aumento del 3,5%.

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