Diventera' un film Paramount la saga del piccolo re degli scacchi: Steven Conrad, che ha scritto la sceneggiatura di "La Ricerca della Felicita'" di Gabriele Muccino, sta adattando per il grande schermo il libro "My name is Tani...e credo nei miracoli" scritto dai genitori di Tanitoluwa Adewumi, un bimbo profugo dalla Nigeria che tre anni fa era homeless e la scorsa settimana, a 10 anni, sette mesi e 28 giorni, e' diventato National Master.
Tani, come lo chiamano tutti, ha cominciato a giocare a sette anni. "Voglio essere il piu' giovane Grand Master di sempre, tra un anno, al massimo due", ha detto a Nicholas Kristof, il columnist del New York Times che ne aveva scritto due anni fa e che oggi e' tornato a occuparsene. Il record appartiene al russo Sergey Karjakin, 30 anni, che ci arrivo' dodicenne sette anni dopo aver cominciato a giocare.
Tani sta bruciando le tappe, ed e' ancor piu' notevole che quando si e' accostato alla scacchiera viveva con la famiglia in un shelter per senzatetto. Un anno dopo, il bambino era campione dello stato di New York avendo battuto coetanei ricchi e ben addestrati nelle migliori scuole private della città. I lettori del New York Times avevano risposto agli articoli di Kristof donando 250mila dollari a favore della famiglia assieme a un appartamento con anno di affitto pagato. "Quando penso a come eravamo, dove siamo oggi e dove speriamo di arrivare, e' tutto un miracolo", ha detto Oluwatoyin Adewumi, la mamma che, dopo aver lavorato come donna delle pulizie quando era homeless, si e' da poco diplomata da infermiera, mentre il padre Kayode, lavapiatti e autista Uber dopo l'arrivo negli Usa, fa l'agente immobiliare.
Gli Adewumi, scappati dalla Nigeria per sfuggire alla violenza di Boko Haram, hanno usato i fondi raccolti per loro per dar vita a una fondazione che aiuta altri homeless.
Raggiunta l'indipendenza economica, hanno assunto un Grand Master, Giorgi Kacheishvili, che allena il figlio tre volte alla settimana.
Tani ha visto "La Regina degli Scacchi", la serie di Netflix in cui un'orfanella estranea al giro dei campionati si rivela uno straordinario talento: "Mi ci vedo completamente", ha confidato il ragazzino a proposito del personaggio di Anya Taylor-Joy. Dopo la prima vittoria a New York molte scuole private gli hanno offerto un posto, ma la famiglia ha preferito tenere Tani nel sistema pubblico che ha subito capito il suo talento.
Resta il nodo dell'immigrazione che impedisce a Tani di viaggiare per partecipare ai tornei internazionali: la famiglia ha chiesto l'asilo per motivi religiosi e il rischio, Covid a parte, e' di non essere riammesso al ritorno negli Stati Uniti finche' la pratica non sara' risolta.
Storia di Tani, 10 anni, da profugo e homeless, a campione di scacchi
Come nella premiata serie Netfix, la sua favola diventa un film
- di Alessandra Baldini
- NEW YORK
- 12 maggio 2021
- 09:01
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