Nella Fase 1 dell'emergenza Covid, con 3,7 milioni di persone che hanno lavorato da casa secondo i dati Istat, sia gli uomini che le donne hanno dedicato anche più tempo alle faccende domestiche ma i divari di genere, seppur attenuati, non scompaiono affatto. "Tra le attività di lavoro familiare la preparazione dei pasti è quella che ha coinvolto il maggior numero di persone, il 63,6%. L'analisi di genere conferma l'esistenza di un forte gap (circa 40 punti percentuali): lo ha svolto l'82,9% delle donne contro il 42,9% degli uomini", rileva l'Istat nel report sulla vita quotidiana ai tempi del lockdown. Quanto alle attività di pulizia della casa, "sono state svolte da più di un cittadino su due (54,4%). Anche in questo caso le differenze di genere sono molto elevate (circa 27 punti percentuali), ma evidenziano un gap minore di quello che si riscontra nelle indagini budget time (46 punti di differenze).