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Pets

Condividere il cane, nuovo trend dagli Usa

In sharing economy, a tutto vantaggio anche del pet

 © ANSA
  • di Daniela Giammusso
  • ROMA
  • 27 novembre 2018
  • 12:45

  Non solo auto, case, bici o abbigliamento. Nell'epoca della sharing economy, si può condividere anche l'affetto più puro e incondizionato: quello di un cucciolo. Complice la mancanza di tempo, budget o spazi (qualcuno dice anche a causa la refratterietà a prendere una responsabilità così impegnativa), spopola in America il nuovo trend dello sharing dog, la condivisione di un cane, in qualche caso anche di un gatto. Nato inizialmente solo con gruppi dedicati sui social, il nuovo fenomeno ora è sostenuto da una pioggia di app e servizi specializzati, approdando fino in Europa, con gran successo soprattutto in una metropoli come Londra, dove non pochi condomini vietano la presenza di animali.
    L'idea di base è semplice: se avete un cane e poco tempo per portarlo fuori o, al contrario, amate follemente gli animali ma non potete tenerne uno, l'app vi mette in contatto. Dopo uno o più incontri preliminari, fatta amicizia con il nuovo amico a quattro zampe, si stabiliscono reciprocamente degli appuntamenti che posso durare anche alcune ore, in cui il cucciolo andrà a spasso con i ''caregivers'', i suoi nuovi amici ''affidatari''. Tra le App più popolari, c'è Share a dog, che permette di trovare un cucciolo o un nuovo caregivers geolocalizzandolo, vicino a casa o lavoro.

E Borrow my doggy che punta molto sull'affidabilità e referenzialità di cani e borrower (''coloro che prendono in prestito''), con tanto di mini corso per imparare a gestire un cane su Youtube. In Italia il fenomeno è ancora tutto da sviluppare. Pionieri sono i membri della community Petsharing, che, con tanto di campagna contro l'abbandono di animali, ha costruito una rete di abitazioni private dove i pet possono essere accuditi con amore. Non tutti, ma anche alcuni canili italiani nel week end permettono di portare a spasso o tenere per tutta la giornata i cani che non sono ancora stati adottati.
    I vantaggi? Innumerevoli, raccontano i tantissimi users delle community americane. Sia per il padrone che avrà un dogsitter fidato e continuativo senza spese, che per i borrower, che possono vivere la gioia di un cane senza incombenze che non potrebbero gestire. I più appassionati, pare, siano i padroni single e i caregivers formati da famiglie con bambini, che adottano lo sharing dog per avvicinare i figli agli animali, non potendo tenerne in casa. Ma, con le giuste prudenze e presentazioni, il vantaggio è tutto anche per i cuccioli, che guadagnano in uscite, tempo per giocare, socialità e una bella dose di coccole e affetto in più. Molto meglio che aspettare il padrone in casa da soli. Tristi, o magari ingannando il tempo divorando i cuscini del divano nuovo.
   

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