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La sottile linea tra reale e digitale, la moda sfila nel metaverso

La sottile linea tra reale e digitale, la moda sfila nel metaverso

Da Etro a Philipp Plein i brand investono sulla prima Metaverse Fashion Week

26 marzo 2022, 21:29

di A.M.

ANSACheck

Etro - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dalle parti di Decentraland, una piattaforma dedicata, un luogo digitale dove si possono fare tante cose come comprare terreni e costruire edifici, la moda ha sperimentato le sfilate nella realtà virtuale. E' la prima Metaverse Fashion Week, la Settimana della moda virtuale: in questa edizione del debutto marchi importanti presentano le loro collezioni di moda digitale sotto forma di NFT in passerelle virtuali ed esperienze di shopping, oltre a organizzare una grande varietà di attività ed eventi paralleli. La linea tra la vita reale e l'universo digitale sta diventando sempre più sottile. L'industria della moda è sempre più coinvolta nel metaverso e sta ottenendo il proprio spazio passo dopo passo, e si vedrà in un prossimo futuro se è una nuova forma di marketing o altro.
In passerella sono scesi tra gli altri Hogan, Mango con i suoi primi tre wearable, Elie Saab, Philippe Plein e Etro. Quest'ultimo ha portato, nel cuore del Luxury Fashion District di Decentraland, dove  ha aperto anche il suo primo pop - up store,  una collezione che celebra il motivo Liquid Paisley: una nuova interpretazione contemporanea di uno dei codici più iconici del brand in una palette di tonalità vibranti, fresche e gioiose nei toni vivaci del candy pink, verde smeraldo e giallo sole. I look donna e uomo, indossati da 20 modelli - avatar, riflettono un approccio genderless che racchiude e diffonde un messaggio di energia e positività. Il nuovo pattern è ispirato allo spirito fluido di libertà e armonia del brand, che supera le barriere e le regole predefinite per tradurre il presente in una visione inclusiva perfettamente in linea con la dimensione del metaverso, aperta e accessibile a tutti. Le stampe Liquid Paisley, trattate come nuove monocromie moderne, reinventano l’emblematico disegno Paisley con il tocco eclettico degli effetti - tattoo ricreati su diversi tessuti come il cotone, il jersey e il denim, così come sulle giacche spalmate, estendendo l’immaginario Etro a un pubblico ampio e anche a chi si immerge per la prima volta nel mondo delle stampe. Nel codice contemporaneo del layering spensierato, gli abiti fluttuanti, i mini - dress boho - chic, le camicie over e i completi maschili giocano con color - block impattanti, sfumature solari, dettagli cut - out , asimmetrie e volumi di balze e ruche che esaltano i motivi all - over lungo il confine intangibile tra il reale e il virtuale. La collezione include una serie di accessori come le borse Crown Me in versione Liquid Paisley, le maxi - tote abbinate ai cappellini cloche e i sandali platform Crown Me con listini sottili e applicazioni di borchie anticate.


“Stiamo portando decenni di artigianato e visione nel futuro esplorando la relazione tra il fisico e il metafisico. Abbracciare l'innovazione digitale ci consente di espandere gli orizzonti dell'universo Elie Saab a nuove comunità e di spingere i nostri confini all'interno di questo mondo”, ha commentato il ceo del brand Elie Saab jr. L’avventura inaugurale nei lussureggianti campi digitali verdi di Decentraland, comprende anche una visita nel flagship virtuale a due piani con una selezione curata di pezzi delle ultime collezioni di alta moda. L'evento della prima Metaverse Fashion Week è totalmente gratuito e aperto a tutti, senza bisogno di biglietti o inviti privati. "La moda  deve essere democratica e aperta a tutti e non solo aperta all'industria stessa" ha dichiarato Philipp Plein. "Le persone possono partecipare a questa presentazione creando il proprio avatar. Se pensiamo al mondo reale, nessuno vuole indossare gli stessi vestiti per un'intera settimana, nessuno vuole partecipare a una festa usando lo stesso outfit mostrato in precedenza. Come nel nostro quotidiano, anche se in un universo digitale, le persone vogliono essere uniche indossando abiti e accessori di lusso esclusivi in ogni occasione". Il brand ha presentato la sua prima capsule collection digitale di abiti rappresentati da NFT indossabili. NFT è l'acronimo di token non fungibile. Sono token che le persone possono utilizzare per rappresentare la proprietà di oggetti unici. Permettono alle persone di tokenizzare cose come l'arte o gli abiti. Possono avere solo un proprietario ufficiale alla volta e sono protetti dalla blockchain di Ethereum. Gli NFT indossabili sono camicie, giacche, occhiali da sole, jeans, cappelli, scarpe da ginnastica e accessori virtuali unici e i proprietari di quei vestiti virtuali possono vestire il loro avatar digitale. Questa collezione digitale è composta da sette total-look e ogni pezzo viene fornito con la propria identità unica. I partecipanti all'evento hanno la possibilità di acquistare i look della collezione in edizione limitata – dieci pezzi per ogni outfit. La fascia di prezzo è compresa tra 1.500 € e 15.000 €. La presentazione della prima collezione wearable NFTs è in una speciale passerella allestita al centro di Plein Plaza. La location è stata progettata e realizzata da "The Crypto King$", il duo creativo fondato da Philipp Plein che ha coinvolto Antoni Tudisco come artista 3D di fama mondiale.

IgoodI, prima avatar factory italiana

 

 La moda ha il fascino dell’inizio e della fine insieme, il fascino della novità e nello stesso tempo della caducità: con queste parole il sociologo Georg Simmel definisce uno dei settori più iconici del panorama mondiale, il quale risulta sempre più incentrato su innovazione e sostenibilità. Le prime conferme in merito all’evoluzione green della fashion industry giungono da Sustainable Magazine, secondo cui il mercato globale della moda green raggiungerà un valore di mercato pari a 8,5 miliardi di dollari entro il 2023 (+7% sul 2020) grazie all’utilizzo e alla disponibilità di nuovi materiali sostenibili oltre all’introduzione di nuove tecnologie. Ma non è tutto perché si prevede che lo stesso asset registrerà un nuovo incremento fino a 9,8 miliardi nei prossimi tre anni e un’ulteriore impennata fino a 15,2 miliardi entro il 2030 con un tasso di crescita annuo del 9,1%. Sulla stessa lunghezza d’onda si dimostra il London College of Style, accademia di riferimento nel mondo della creative education: l’approfondimento in questione, relativo ai principali trend sostenibili che caratterizzeranno il mondo fashion nel corso dell’anno corrente come l’economia circolare, mette in primo piano il metaverso e, soprattutto, le “avacollection”, vere e proprie collezioni virtuali disegnate e progettate su virtual bodies e indossate da modelli avatar che sfilano sulle passerelle del metaverso. Si tratta di un approccio innovativo per questa Industry in grado di ridurre del 97% le emissioni di carbonio per ogni capo prodotto. L’obiettivo di quest’iniziativa consiste nella realizzazione di pezzi digitali unici, riducendo sprechi e consumi sia in fase di produzione da parte dei brand sia in ottica acquisti da parte dei singoli consumer. Questi ultimi, infatti, hanno l’opportunità di scegliere ed acquisire interamente da remoto vestiti ed accessori coerenti con le proprie misure fisiche senza l’inconveniente del reso. Questo è ciò che emerge da una ricerca condotta su testate internazionali da Espresso Communication per IgoodI, prima avatar factory italiana fondata da Billy Berlusconi. La company realizza gemelli virtuali fotorealistici dotati di Smart Body, ovvero un dataset di misure antropometriche, analisi della Body Shape e tabella taglie personalizzata del soggetto, che consente ai singoli avatar di abilitare la piena personalizzazione virtuale dell’atto di acquisto. “La moda è parte integrante del metaverso e della sua rivoluzione: la prima «Metaverse Fashion Week» che si svolge su Decentraland è una delle conferme di questo trend – afferma Berlusconi – E le «avacollection», sempre più professionali, abbattono sprechi e consumi, ci consentono di risparmiare tempo, favoriscono la virtual experience del cliente, abilitano soluzioni virtuose di sistema perfezionando le pipeline produttive e rendendole più green. I vantaggi relazionati all’utilizzo degli avatar vengono sottolineati anche da Metro UK: i gemelli digitali, grazie ai quali i consumer possono provare i capi a loro più graditi, riducono del 70% la restituzione degli abiti nei negozi di alta moda. Il tutto può essere effettuato anche all’interno della propria dimora, evitando così spostamenti che possono far perdere tempo ai diretti interessati. In alcuni casi gli appassionati hanno anche la possibilità di interagire con uno stilista virtuale in grado di fornire loro consigli mirati in base a gusto e stile. Allo stesso tempo il portale tech Medium parla del cosiddetto “Direct to Avatar”, ovvero un modello di business emergente che vende prodotti all’interno di realtà interamente virtuali. In questo modo gli appassionati sono chiamati ad evolversi in avatar per accedere alla piattaforma ed acquistare: questa modalità risulta estremamente sostenibile perché riduce gli spostamenti e i consumi dei compratori. 

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