A Verona i protagonisti sono amore e bellezza. E' l'inconico The Cal , il calendario Pirelli 2020 presentato in una serata evento al Teatro Filarmonico il 3 dicembre proseguita con un party tra le meraviglie del cinquecentesco Giardino Giusti.
Whoopi Goldberg, ospite d'onore, dà voce ai versi di Shakespeare e ci mette sulle tracce di Giulietta. Il lavoro del fotografo Paolo Roversi racconta di un amore che "ha tanti volti - quelli di Claire Foy, Mia Goth, Chris Lee, Indya Moore, Rosalía, Stella Roversi, Yara Shahidi, Kristen Stewart ed Emma Watson - ma un solo nome, Giulietta".
"Ero alla ricerca di un'anima pura, colma di innocenza, forza, bellezza, tenerezza e coraggio. Ne ho trovato barlumi negli occhi, nei gesti e nelle parole di Emma e Yara, Indya e Mia. Nei sorrisi e nelle lacrime di Kristen e Claire. Nelle voci e nei canti di Chris e Rosalía. E in Stella (sua figlia, ndr) l'innocenza. Perché c'è una Giulietta in ogni donna e non smetterò mai di cercarla", spiega Roversi che ha realizzato anche un cortometraggio di 18 minuti. "E' una storia su come l'amore ha il potere di trasformare le persone - spiega Roversi - visto che in soli quattro giorni Giulietta si trasforma da ragazza innocente in una ribelle, pronta a compiere il sommo sacrificio per amore".
Scattato lo scorso maggio, il Calendario Pirelli 2020 è il primo realizzato da un fotografo italiano. E' composto da 132 pagine, con il datario in copertina, brani tratti da Romeo e Giulietta e 58 foto, a colori e in bianco e nero. Sulla prima e sulla quarta di copertina risplende a lettere d'oro il calendario vero e proprio, con le date evidenziate della nascita di Giulietta, del suo incontro con Romeo, delle loro nozze e delle loro morti e le date di nascita delle modelle. "Volevo concept legato alla bellezza e all'amore. Un concept molto semplice e molto forte. E amore e bellezza sono elementi della mia ricerca da molti anni. E volevo, come primo fotografo italiano di un progetto di un'azienda italiana, una storia legata all'Italia", spiega il fotografo, nato a Ravenna, fotografo e fotoreporter che dagli anni 70 però vive a Parigi.
E così nasce 'Looking for Juliet', la ricerca di un ideale, di un sogno. "Attraversa le epoche. E' l'ideale di una donna che simbolizza la femminilità, la dolcezza dell'amore e le qualità di una donna che unisce fragilità e forza, timidezza e ribellione. Giulietta è tutto questo. La tragedia di cui è protagonista ben rappresenta quel labile confine che esiste tra sogno e realtà, tra una lacrima e un sorriso, tra la felicità e il dolore, tra bene e male; sono sempre stato affascinato da questo confine così labile, quasi un'ambiguità. Giulietta è un sogno e non diventerà mai realtà. E' questo il suo fascino, la sua bellezza, il suo mistero. Spero che le mie Giuliette faranno sognare".