Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Moda

Ossessione per le scarpe, ecco come le scegliamo

Abbiamo gli armadi pieni e ora, con le sneaker, anche per lui sono passione pazza

per gentile concessione del Bata Shoe Museum di Toronto di cui l'autrice del libro Scarpe, Elizabeth Semmelhack, è senior curator e da poco anche direttrice artistica © ANSA
  • di Agnese Ferrara
  • 19 luglio 2019
  • 12:38

Questa è l'estate dei sandali col tacco, delle infradito alla schiava, delle espadrillas originali, di corda o con la zeppa, degli anfibi bianchi e delle sneakers. A quali non sapete resistere? L’ossessione femminile per le scarpe e la nuova mania maschile per le sneakers che sta facendo diventare per la prima volta anche gli uomini grandi appassionati di calzature, è guidata da significati profondi che stilisti e creativi del settore carpiscono ed esaltano rendendo le scarpe un canto di sirena irresistibile più di ogni altro accessorio moda. Come si scelgono le scarpe? Elizabeth Semmelhack, direttrice del Bata Shoe Museum di Toronto, ha analizzato le motivazioni storiche, culturali e sociali che ci spingono a riempire armadi, cabine, sgabuzzini, angoli e pareti di scarpe nel suo ottavo saggio “Scarpe. Storia, stili, modelli, identità” (Odoya library edizioni). Il volume analizza quattro archetipi essenziali di calzature, fondamentali per esprimere identità sociali nel XX e XXI secolo, ovvero sandali, stivali, tacchi e sneakers e fa luce sul perché scegliamo una scarpa invece di un’altra e cosa pensiamo di dire al mondo tramite le nostre scelte.

 Sandali

I sandali sono ‘gli eccentrici’ e si diffondono soprattutto a partire dalla fine del XVIII secolo, dopo essere stati abbandonati per centinaia di anni in seguito alla caduta dell’Impero romano. Da sempre simbolo di chi cerca di spingersi oltre i limiti della decenza, mettendo a nudo i piedi, dell’eccentrico, dell’esotico, del voler vivere semplice e degli hippy, l’alta moda li ha trasformati in mille varianti facendogli perdere quell’alone di sottotesto politico ed elevandoli a calzature raffinate, di classe, eleganti.

 Stivali

Gli stivali, che Semmelhack battezza ‘gli inclusivi’, erano le scarpe dell’azione, della caccia, della guerra e del far west americano perciò prerogativa maschile prima della seconda metà del XIX secolo. E’ dalla fine di questo secolo che gli stivali diventano rilevanti nella moda femminile acquisendo una crescente carica erotica quando indossati da lei. Diffusi poi su larga scala diventato scarpe d’uso comune in una miriade di varianti ma senza perdere del tutto il simbolismo del duro lavoro, del senso di potere e del controllo.

 Tacchi

Sono ‘gli instabili’ perché, seppure amati dalle donne, fanno zoppicare, camminare insicure e mantenere con difficoltà la posizione eretta. La ragione di tanta difficoltà forse risiede nel fatto che i tacchi non sono nati per camminare. Il tacco oggi è un accessorio di seduzione e sinonimo di femminilità ma è anche correlato al potere e allo status sociale e ciò sembra dipendere dal fatto che in origine era calzato dagli uomini dell’antica Persia per andare a cavallo inforcando meglio le staffe e non per camminarci sù. Curioso ricordare il momento in cui le donne hanno voluto indossarli: non per essere più seduttive ma, nel XVII secolo, per prendere in prestito capi maschili legati all’ambiente equestre e alla virilità perciò per rendersi più mascoline e potenti.

La femminilizzazione dei tacchi fu un processo lungo e relativamente moderno, che li ha trasformati in icone di femminilità, anche frivola e ipersessualizzata con i tacchi stiletto e scarpe fetish (immancabili nella pornografia) ma le scarpe col tacco sono ancora oggi indossate dalle donne di potere che non vogliono rinunciare alla femminilità ed ai dettami della moda.

 Sneakers

Collezionate dagli uomini sempre più ‘sneaker-head’, sono il primo genere di calzature per cui lui perde la testa. Mentre lei si innamorava già nel 1867 delle scarpe cucite a mano di Francois Pinet e negli anni Venti viaggiava dotata di bauli Louis Vuitton con cassetti per 30 paia di scarpe, lui si accontentava di stivali, per di più strettissimi, e mocassino. Ma le scarpe sportive, innovazione dell’era industriale, hanno colpito il cuore e il portafogli degli uomini a partire dagli anni Settanta. Negli Ottanta, indossate dalle star del basket del calibro di Michael Jordan e dai rapper afroamericani più seguiti, hanno attratto l’attenzione dei consumatori più casual. Il legame fra sneakers e moda urbana ha poi fatto uscire questa tipologia di calzature dalle palestre e dagli ambienti rapper e hip-hop. Complice anche il ‘casual friday’, si assiste infatti ad una ‘sneakerizzazione’ dell’intero vestiario maschile di tutti i giorni in nome di una maggiore libertà e creatività che piace ai Millennials e alle ultime generazioni.

 

Vai al Canale: ANSA2030
Modifica consenso Cookie