Più 'sturm und drang' che sole cuore e amore: è un inverno romantico, nel senso più intenso e libero del termine, quello visto in passerella a Milano Moda Uomo con le collezioni per la stagione 2019/20120, dove non a caso si è visto un trionfo della pelliccia e delle fantasie animali e naturali. Un ritorno alla natura che è un ritorno alla natura dell'uomo, con le sue debolezze e fragilità, che nemmeno il completo più sartoriale pretende di celare sotto la maschera del potere.
Ecco invece un nuovo formale, sempre più destrutturato e ibridato, come è la società di oggi. Le giacche sono sempre più leggere, svuotate, anche quando sono doppiopetto, e si portano con la camicia senza collo, con la T-shirt a fantasia e persino con la canottiera da marinaio. I pantaloni sono meno sottili, più morbidi, con la vita un po' più alta, vagamente anni '40.
Oppure in versione cargo, abbinati alla giacca formale, per i giovani che il sartoriale lo hanno visto solo sui padri e sui nonni e per la generazione che invece lo ha sempre indossato ma oggi ne avverte i limiti.
Così anche i nuovi cappotti sono in velluto effetto corteccia, con motivi naturali, con stampe animalier e persino in pelliccia. Vera o ecologica, proprio la pelliccia è la grande protagonista del prossimo inverno: in versione brutale e cruda stile DiCaprio in 'The Revenant', a pelo lungo tipo scimmia, fluo e maculata come capospalla o disseminata negli accessori, dai moon boot agli zaini. Una voglia di natura che si esprime anche nelle scelte 'conscious' dei tanti marchi che hanno abolito la vera pelliccia dalle loro collezioni o che hanno intrapreso la strada della sostenibilità, usando tessuti riciclati. Un'assunzione di responsabilità come quella fatta da Zegna, sottolineata dalla scelta di sfilare in un luogo simbolo come la stazione centrale, per raccontare una moda che - in un mondo dove si chiudono porti e confini - ha voglia di parlare di integrazione e accettazione delle diversità.
Ed eccolo quel mood romantico di chi si sente escluso dal mondo brutale dell'odio e degli slogan urlati, raccontato anche da Miuccia Prada, che prende il mostro come emblema del disagio di oggi e lo riveste di abiti crudi e grandi rose, e da Giorgio Armani, che con la sua Emporio Armani immagina un viaggio in un grande Nord immaginario, dove vivere più a contatto con la natura e ritrovare se stessi nel silenzio di un paesaggio innevato. Parla di romanticismo fatto di sentimenti estremi anche Rocco Iannone, che rompe le regole del formale da Pal Zileri, mentre Donatella Versace va oltre e, nella sua riflessione sul concetto di uomo oggi e sul significato di mascolinità, pensa a un uomo che non ha paura di osare, persino di essere sexy, come fa Alessandro Dell'Acqua con la sua N21, permeata di un erotismo sottile, per un maschio liberato da limiti e pregiudizi.
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