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Lusso

Barneys in bancarotta chiude, fine di un'era a Manhattan

Brand in licenza a Saks; saldi fino a esaurimento merce

Barneys New York Bankruptcy © EPA
  • di Alessandra Baldini
  • NEW YORK
  • 20 novembre 2019
  • 17:33

Fine di un'era a New York. Al posto delle tradizionali vetrine di Natale e degli addobbi, sono comparse da Barneys insegne a caratteri cubitali: "Il negozio chiude, tutto se ne deve andare". Nell'ultimo tassello della crisi dello shopping tradizionale, i grandi magazzini simbolo del vivere da ricchi a Manhattan chiuderanno dopo essere stati venduti a pezzi: il nome al gruppo Authentic Brands Group che detiene i diritti su Marilyn Monroe, Elvis Presley e Muhammed Ali piu' una sessantina di brand; scarpe, borse e pret-a-porter di lusso alla finanziaria B. Riley che li sta liquidando fino ad esaurimento della merce.
    Per decenni Barneys e' stato una parte essenziale dello shopping a Manhattan. Protagonisti di 'Will and Grace' e 'Sex and the City', gli otto piani della flagship su Madison Avenue hanno fatto conoscere agli americani griffe come Armani, Alaia, Comme des Garcons, Louboutin e Zegna. Oggi, negli stessi locali disegnati dall'architetto Peter Marino all'inizio degli anni Novanta, si respira l'aria del fallimento: divani danneggiati, bagni rotti, commesse incerte su cosa ha in serbo il futuro. Gli sconti sono per ora sull'ordine del cinque, dieci per cento: questo spiega perchè in tutto il negozio i manichini siano più numerosi dei clienti.
    Vittima anche del caro affitti a Manhattan, Barneys aveva gettato la spugna in agosto facendo ricorso alla bancarotta assistita. L'accordo da 271 milioni di dollari, ha dato a Abg ha il controllo di un brand protagonista dal retail di Manhattan dal 1923 e la possibilità di portarlo in esclusiva a Saks Fifth Avenue. Dopo la liquidazione tutte le filiali di Barneys saranno vendute, tranne l'ammiraglia su Madison che resterà aperta nel 2020 comepop up store.
    Quando Barneys ha aperto la procedura della bancarotta tra i creditori non assicurati c'erano nomi iconici della moda come Yves Saint Laurent, Balenciaga, Celine, Gucci, Prada, Chloé e Azzedine Alaïa. "Goodbuys, then goodbye!": questo lo slogan dell'evento di addio, da cui le offerte del gruppo LVHM Moët Hennessy Louis Vuitton sono escluse per non svalutare il brand.
    Gli sconti dovrebbero aumentare nel corso dei saldi, che proseguiranno fino a febbraio, "sulla base di una formula matematica che tiene conto della storia delle vendite per uno specifico oggetto e un senso della sua desiderabilita'", ha spiegato Scott Carpenter che cura i saldi per conto di B. Riley: "Non stiamo parlando diToys "R" Uso Payless Shoe", altre due catene finite di recente in bancarotta: "Qui abbiamo capi di designer molto esclusivi, di alta gamma". (ANSA).
   

  • di Alessandra Baldini
  • NEW YORK
  • 20 novembre 2019
  • 17:33

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