"Alla mafia, in questi anni, è
stato addebitato di tutto anche quello che non ha fatto. A
trentaquattro anni dalla strage di Pizzolungo non si è arrivati
alla verità per i segreti di Stato". Lo ha detto Carlo Palermo,
il magistrato scampato alla strage a Trapani il 2 aprile 1985,
che causò la morte di Barbara Rizzo e dei figli gemelli Giuseppe
e Salvatore.
"Non è vero che chi ordinò la strage - ha aggiunto - non
colpì il bersaglio: sono rimasto vivo ma a 37 anni la mia
attività di magistrato è stata fermata e con essa anche le
indagini".
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