Un libro, ma soprattutto un
progetto con un programma di tre anni e applicazioni pratiche
che coinvolgono studenti, docenti, dirigenti e personale Ata,
per "debulizzare" le scuole. Lo ha presentato al Liceo Euclide
di Cagliari Salvatore Bandinu, ex insegnante che si occupa ora
di recupero educativo di minorenni. Il titolo? "La scuola
debullizzata", Aracne Edizioni. Presenti gli studenti della
scuola di via Ligas e, in collegamento Skype, anche quelli del
liceo "Giuseppe Peano" di Tortona, istituto che ha sposato
l'iniziativa e per l'occasione ha dato vita a un gemellaggio con
il liceo "Euclide".
Sì, perché si tratta di un progetto nato in Sardegna. Ma
facilmente esportabile. "A volte - riflette Bandinu - la
conferenza dell'esperto invitato a scuola una sola volta per
parlare di bullismo dà la sensazione di aver fatto qualcosa.
Senza in realtà aver fatto niente. Debulizzare la scuola
significa entrare nelle classi e coinvolgere tutti gli attori, a
partire dagli stessi studenti, i primi a sapere. Il programma
proposto nel libro è gratuito. Ed è triennale: prevede il primo
anno l'approfondimento sulle tematiche del bullismo, il secondo
l'educazione alla legalità, il terzo un focus sulla figura di
Peppino Impastato, emblematica nella lotta alla mafia".
E infatti il progetto nasce proprio dalla associazione, con
sede a Tempio, che porta proprio il nome del giornalista ucciso
per i suoi attacchi via radio alla criminalità organizzata.
"Bufalino e Falcone - spiega Bandinu - sottolineavano che il
peggior nemico della mafia era proprio la scuola. Dire che il
bullismo è mafia sarebbe una forzatura. Ma è vero che il
bullismo ha in nuce alcuni elementi che poi sono propri della
cultura mafiosa come la prevaricazione e l'omertà".
Un libro antibullismo e antimafia. Che spiega anche
differenze e confini tra bullismo e reato. E tra scherzo e
bullismo. "Nel bullismo - ricorda Bandinu - c'è la asimmetria
tra chi colpisce e il destinatario degli atti (più forte contro
più debole o branco contro uno). C'è poi la ripetizione
dell'atto e la volontà di nuocere". Centocinquanta studenti di
Tortona saranno nei prossimi mesi a Cagliari proprio per
affrontare il tema tutti insieme.
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