L'Università di Pavia bandisce il
primo premio di laurea dedicato a Carolina Picchio, vittima
riconosciuta di cyberbullismo, diventata un'icona per i ragazzi
con il suo messaggio: "le parole fanno più male delle botte". Il
premio - 1000 Euro - è messo a disposizione dal padre di
Carolina, Paolo Picchio, oggi Presidente onorario di Fondazione
Carolina. Si rivolge ai laureati tra il 2017 e il 2018 nelle
facoltà di Psicologia, Scienze dell'Educazione, Programmazione e
gestione dei servizi educativi o Scienze dell'Educazione in
qualunque Ateneo italiano. Per partecipare bisogna aver discusso
una tesi sul tema "prevenzione e contrasto alle relazioni
aggressive nel contesto scolastico". Le domande di
partecipazione dovranno essere inviate entro il prossimo 19
marzo secondo le modalità indicate sul sito www.unipv.eu nella
sezione "premi di studio".
"Promuovo con orgoglio e commozione questa iniziativa -
commenta paolo Picchio - che ha il merito di sostenere i giovani
che studiano per cimentarsi nella pratica più importante, ma al
contempo più sottovalutata, dedicata alla comunità:
l'educazione". Il papà di Carolina aggiunge: "Mia figlia avrebbe
senza dubbio intrapreso gli studi di Psicologia, probabilmente
specializzandosi in Pedagogia, perché il paradosso più grande
della sua storia, diventata oggi la storia di tutti noi, è nella
sua gioia di vivere e nel suo amore per i bambini". Proprio il
dipartimento di Psicologia dell'Università di Pavia, da circa un
anno, ha stipulato un protocollo di collaborazione con
Fondazione Carolina per il monitoraggio dei fenomeni legati al
bullismo e al cyberbullismo. "Particolarmente proficua la
collaborazione con il laboratorio di Ricerca diretto dalla
Professoressa Maria Assunta Zanetti - spiega Ivano Zoppi,
direttore generale di Fondazione Carolina - in particolare per
la definizione di percorsi di formazione rivolti agli adulti con
responsabilità educative".
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