Si è avvalso della facoltà
di non rispondere il 45enne coordinatore di un'associazione
teatrale di Reggio Emilia, accusato di violenza sessuale
aggravata nei confronti di una decina di allievi tra i 17 e i 22
anni (tra questi, quattro sono ancora minorenni) tra il 2016 e
l'estate 2021 come ricostruito dalle indagini coordinate dal Pm
Valentina Salvi. L'uomo, arrestato giovedì con ordinanza di
custodia cautelare in carcere, si è videocollegato stamattina
dal penitenziario di Modena dov'è ristretto, col tribunale di
Reggio Emilia per l'interrogatorio di garanzia.
Difeso dagli avvocati Mariasilvia Grisanti ed Ercole
Cavarretta, non ha parlato di fronte al gip Dario De Luca. "E'
provato, ma è lucido e si difenderà - ha detto la legale al
termine dell'udienza - Dispiace solo che sia stata data in pasto
alla folla una persona che allo stato attuale è solamente
indagata". Nei giorni scorsi, in seguito alla vicenda
giudiziaria che lo coinvolge, il 45enne si è dimesso dalla
carica di direttore artistico della compagnia da lui fondata.
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