(ANSA) - ROMA, 2 OTT - "Il primo bene confiscato nella provincia di Avellino, una villa bunker una volta appartenuta al clan Graziano, è divenuta un laboratorio artigianale.
Aprire un'attività imprenditoriale è un traguardo incredibile - mantenerlo in vita dopo tre anni ancor di più. Con il maglificio 100Quindicipassi siamo andati fuori dai classici schemi" così il sottosegretario all'Interno Luigi Gaetti in visita a Quindici con i ragazzi del maglificio 100quindicipassi. "Con grande consapevolezza, dobbiamo dire di aver riscontrato molti problemi per il mantenimento dell'impresa, dovuti spesso al territorio dove è nata. Andiamo avanti perché non siamo soli. Sappiamo che abbiamo accanto lo Stato e la comunità", hanno detto i lavoratori a Gaetti. "La nostra era una presenza doverosa - ha affermato il sottosegretario - perché questi territori si stanno impegnando a dare segnali di speranza, nonché volontà di invertire un ciclo rispetto alle infiltrazioni criminali sul territorio". "Il compito dello Stato è quello di essere presente e di impegnare tutte le risorse possibili per sconfiggere la criminalità che prosciuga ricchezze dai territori, ma anche risorse umane, culturali, bellezza, speranza. Il maglificio 100Quindici Passi - ha proseguito Gaetti - è molto di più che un'attività lavorativa per la produzione di ricchezza, rappresenta un progetto di vita e lavoro legale per molti ragazzi. Ecco perché non possiamo permetterci di cedere ne alle intimidazioni, ne ai primi problemi di gestione, dobbiamo impegnarci perché ci siano in campo tutte le energie per invertire il ciclo negativo che le mafie innescano in queste realtà. Difendere, tutelare, valorizzare questi progetti è doveroso e fondamentale per affermare con forza che ci sono molte alternative virtuose e possibili alla criminalità.
Andate avanti perché non siete soli, perché lo Stato siete voi".
(ANSA).
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