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Mafia, per molti non è pericolosa

Mafia, per molti non è pericolosa

Rapporto LiberaIdee, per 7,5% mafia è addirittura letteratura

ROMA, 18 ottobre 2018, 15:41

Redazione ANSA

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Quasi il 75% degli italiani, il 74,9% per l'esattezza, non ha dubbi: è globale la presenza delle mafie. E'quanto emerge dal Rapporto "LiberaIdee la ricerca sulla percezione e la presenza di mafie e corruzione", che viene presentato stamane a Roma e che consiste una ricerca quantitativa, con oltre 10.000 questionari in tutta Italia, e una ricerca qualitativa, con oltre 100 interviste alle associazioni di categoria, per offrire una panoramica aggiornata rispetto alla presenza e alla percezione delle mafie e della corruzione nel nostro Paese. Questo dato, hanno spiegato i relatori - il presidente di Libera Don Luigi Ciotti, il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, il presidente dell'Anac Raffaele Cantone e Francesca Rispoli, dell'Ufficio di presidenza di Libera - è cambiato notevolmente negli ultimi anni e ciò fa pensare a uno scatto di consapevolezza rispetto alla gravità della presenza mafiosa. È necessario però incrociare questo risultato con quello relativo alla pericolosità sociale delle mafie sul proprio territorio: solo il 38% dichiara che la mafia dove abita è un fenomeno preoccupante e la sua presenza è socialmente pericolosa, mentre il 52% si divide tra coloro che la ritengono marginale e coloro che la ritengono preoccupante ma non socialmente pericolosa.
    Questo porta a pensare che affermare che le mafie siano una presenza globale rischia di renderle meno riconoscibili e più distanti, meno percepite come pericolose: dire che le mafie sono un fenomeno globale non significa dire che anche il livello locale sia inquinato. Quando si dice globale spesso si indica qualcosa di indefinibile e lontano. Insomma dire che la mafia è un fenomeno globale non significa dire che il suo potere si estende in tutta la Penisola. Infatti, solo l'8,5% degli intervistati risponde che la mafia esiste anche nel resto d'Italia. Se poi aggiungiamo che il 7,5% considera la mafia solo letteratura si ottiene una rappresentazione ancora più indefinita della mafia. Il Rapporto evidenzia dunque come c'è ancora difficoltà ad assumere le mafie come questione nazionale.
    E questa resistenza risulta preoccupante perché proviene dalle regioni che determinano l'andamento dell'economia nazionale.
   

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