(ANSA) - ROMA, 30 GEN - ll problema dell'autorevolezza dei
docenti non è soltanto un "affare di categoria", ma è ampiamente
avvertito anche dal resto della popolazione italiana. Le cause
principali di questa crisi di credibilità sono individuate
soprattutto nelle costanti ingerenze dei genitori, che
screditano il ruolo dell'insegnante agli occhi dei figli, e le
condizioni contrattuali non degne di una figura professionale
così importante per la crescita del Paese.
È quanto emerge da un sondaggio flash realizzato dalla Swg per
la Gilda degli Insegnanti.
Tenendo conto che ogni intervistato ha potuto esprimere due
risposte, il primo posto nella classifica dei fattori che
determinano la scarsa autorevolezza dei docenti spetta alle
eccessive interferenze e al protagonismo dei genitori degli
alunni, ritenute la causa principale dalla metà degli italiani.
A seguire, precariato e stipendi bassi, che non riconoscono il
valore del lavoro dei docenti, di fatto screditandoli (34%).
Accanto a questi due elementi principali, una quota più esigua
di italiani indica ulteriori concause, esterne alla categoria,
della progressiva perdita di rispettabilità da parte degli
insegnanti, tra cui la difficoltà dei giovani di rimanere
concentrati e di apprendere (18%), i dirigenti scolastici simili
a manager, che si rapportano con gli insegnanti trattandoli come
subalterni (16%), e, all'ultimo posto, la visibilità mediatica
di alcuni scandali della scuola che screditano l'intera
categoria (13%). Infine, 1 italiano su 3 ritiene che il problema
abbia anche motivazioni interne alla categoria e che sia da
addebitare in parte anche all'incapacità dei docenti di gestire
le classi e di relazionarsi con gli alunni.
Come restituire autorevolezza e credibilità a una figura
professionale che in passato era tra quelle più prestigiose e
rispettate? Le proposte più condivise puntano a un innalzamento
della qualità del corpo docente attraverso intervenenti sia sul
fronte della formazione che su quello del reclutamento. Notevole
importanza, però, rivestono anche i livelli stipendiali e la
stabilità lavorativa, leve su cui sarebbe necessario agire
secondo due terzi degli italiani.
Per l'81% degli italiani potenziare formazione e aggiornamento
dei docenti sarebbe cruciale per restituire credibilità alla
categoria, così come il miglioramento dei processi di selezione
(80%).
A seguire, un aiuto molto importante potrebbe provenire anche da
politiche mirate ad aumentare gli stipendi, rendendoli più
decorosi, e a ridurre il precariato (67%). Molto importante per
il 65% sarebbe anche limitare gli spazi di intervento dei
genitori e, per la metà degli italiani, sostituire la figura
dell'attuale dirigente scolastico con quella di un preside
eletto dagli stessi docenti.
"L'esito di questo sondaggio ci dice che la percezione degli
italiani rispetto al calo di autorevolezza dei docenti -
commenta Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda
degli Insegnanti - risponde alla realtà che la categoria vive
quotidianamente e che purtroppo si riflette anche negli episodi
di aggressioni riportati dalle cronache. Alla politica, dunque,
chiediamo di mettere in campo strategie efficaci per invertire
la rotta, perché la crisi da cui è afflitta la categoria ha
inevitabili ripercussioni su tutto il sistema scolastico.
Restituire dignità professionale e sociale agli insegnanti
significa anche migliorare l'istruzione degli alunni". (ANSA).
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