Si apre uno spiraglio per i futuri
aspiranti medici. Dal prossimo anni accademico saranno 1.500
posti in più i posti alla facoltà di Medicina, "sfruttando al
massimo la capacità formativa, considerando sia Medicina che le
professioni sanitarie, è il massimo che possiamo fare con il
numero di docenti e di strutture a disposizione. Sono stati
aperti anche 10 nuovi corsi di laurea in Medicina in diverse
aree italiane". L'annuncio è del ministro per l'università
Gaetano Manfredi, che ha parlato anche del Mes: "Sicuramente
l'Università ha bisogno di risorse, per investire in ricerca e
formazione, per superare un gap che dura da vent'anni". Un
annuncio fatto mentre la ministra per l'Istruzione Lucia
Azzolina, nel corso di un'audizione al Senato, ribadiva che la
ripresa della scuola avverrà in istituti sicuri per garantire il
benessere degli studenti.
Manfredi ha ricordato che "le borse di studio quest'anno sono
aumentate e la quota sarà di 10.000 in più. Abbiamo messo in
bilancio 40 milioni in più, che credo dovrebbe coprire tutto il
fabbisogno". E parlando della Lombardia, dove domani sarà
presente in occasione della conferenza dei rettori, "prima
uscita fisica dopo tanti incontri virtuali", il ministro ha
detto anche che domani incontrerà anche i vertici regionali
"faremo una valutazione insieme e cercheremo di dare una
risposta agli studenti, mai come adesso, noi dobbiamo dare
l'opportunità agli studenti di accedere all'università quando
c'è una difficoltà economica. Il Governo ha messo 300 milioni di
euro per il diritto allo studio nel decreto rilancio, quindi mi
auguro che anche le Regioni facciano la loro parte, così che
insieme si possa dare una risposta a tutte le richieste che
arrivano dagli studenti".
Decisamente ottimista la ministra Azzolina, alle prese con il
rodaggio dell'inizio del prossimo anno scolastico: "Le singole
scuole saranno chiamate ad operare nel rispetto di un complesso
equilibrio tra sicurezza, benessere socio-emotivo di studenti e
studentesse e personale scolastico, qualità dei contesti e dei
processi di apprendimento e rispetto dei diritti costituzionali
alla salute e all'istruzione - ha detto - Il loro lavoro sarà
accompagnato dall'Amministrazione centrale e periferica e dagli
Enti Locali, al fine di definire soluzioni concrete e
realizzabili, in considerazione dell'alto numero di variabili
che concorrono al superamento dei diversi ostacoli". Perché la
scuola "è con voi e per voi", ha ribadito rivolgendosi agli
studenti sottolineando che "in queste settimane l'intero Paese
ha apprezzato il ruolo fondamentale della scuola, che è tornata
al centro del dibattito e deve rimanerci. Non possiamo più
permetterci di dimenticarlo o di trattare l'istruzione come
qualcosa che non serva. L'istruzione non è una spesa, è un
grande investimento, per il bene del Paese. E finalmente i tagli
del passato sono un brutto ricordo. La rotta, grazie a questo
governo, è stata decisamente invertita".
Azzolina ha fatto poi una precisazione sulla dad: "Nessuno ha
mai affermato che la didattica digitale possa o debba sostituire
la didattica in presenza. La configurazione concettuale e
concreta dell'attività 'a distanza' rappresenta una sfida e al
contempo un'opportunità, complementare alla didattica in
presenza".
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