A ripristinare i pavimenti e le
murature interne dell'aula bunker del carcere bolognese della
Dozza, così come a ritinteggiare, ci penseranno i detenuti
lavoranti. E' quanto prevede il protocollo siglato oggi a Roma
al ministero della Giustizia dal capo del Dipartimento
dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi,
Barbara Fabbrini, e da quello del Dipartimento
dell'Amministrazione penitenziaria (Dap), Francesco Basentini.
L'accordo consentirà di restaurare l'aula, in disuso da anni,
per permettere di celebrare entro ottobre il maxi-processo
d'appello Aemilia. Il protocollo d'intesa, nello specifico,
prevede che il Provveditorato dell'Amministrazione penitenziaria
(Prap) dell'Emilia Romagna-Marche assumerà le funzioni di
stazione appaltante, curera' l'intera gestione delle opere,
dalla fase di progettazione ed affidamento fino al collaudo, e
attiverà la procedura di gara. Mentre la direzione generale
delle risorse materiali e delle tecnologie del ministero della
Giustizia provvederà ad assicurare i fondi necessari alla
realizzazione delle opere. Tra i tanti interventi necessari per
restaurare l'aula bunker c'è la realizzazione di un nuovo
impianto di condizionamento (caldo-freddo), dell'impianto
elettrico e di illuminazione e di nuovi servizi igienici.
Servirà inoltre l'impianto anti-incendio (con estintori
portatili), quello per la fono-registrazione e per la video
conferenza. Verrà costruita una pensilina esterna a copertura
degli accessi del pubblico e della polizia penitenziaria, e
infine saranno acquistati uno scanner a raggi X e metal
detector.
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