In Lombardia sono 423 mila le
cariche delle donne nelle imprese, ma al vertice sono solo una
su quattro. Sono i dati della Camera di commercio di Milano
Monza Brianza Lodi diffusi questa mattina al convegno 'L'Italia
che vogliamo è più donna', nel quadro dell'Osservatorio
dell'imprenditorialità femminile di Unioncamere - InfoCamere
nazionale.
Nelle "stanze dei bottoni", le donne rappresentano solo il
24%, con 194 mila degli 807 mila amministratori d'impresa oggi
esistenti in Lombardia. Quasi 7 mila le presidenti, 2 mila le
vicepresidenti, 1.251 gli amministratori delegati donne, 9 mila
le amministratrici, 151 i direttori donna.
Per donne imprenditrici, dopo Milano con 64 mila imprese,
+1,6%, c'è Brescia, con 24 mila e Bergamo con 19 mila.
A Milano città ci sono 109 mila cariche delle donne nelle
imprese, +1,3% dal 2017. Bene presidenti e vice, 2 mila, con una
crescita del 3%. Tra le imprenditrici, 38 mila, +1,5%, trainano
come settori sport e arte.
Per Marzia Maiorano, la presidente del Comitato per
l'imprenditoria femminile, "occorre partire dai giovani". Per
Elena Vasco, segretario generale della Camera di commercio, "una
Milano sempre più globale deve valorizzare le professionalità
femminili". Secondo Tiziana Pompei, vice segretario generale di
Unioncamere, "le donne nel mondo dell'impresa hanno ampi margini
di sviluppo che vanno colti per ridare slancio". Per Roberta
Cocco, assessore del Comune di Milano, "è necessario eliminare
gli stereotipi di genere. Milano in questo momento è il terreno
fertile ideale per l'imprenditoria digitale".
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