Una rilevazione "accurata e
tempestiva" della dispersione scolastica, "anche a
'singhiozzo'", una mappatura del rischio devianza per i minori,
più iniziative didattiche e sociali, un accesso pianificato alle
attività sportive e anche più assistenti sociali. Queste alcune
delle conclusioni a cui è giunta la VI Commissione del CSM
attraverso lo studio di un "osservatorio privilegiato", la città
di Napoli e la sua provincia. La risoluzione (relatori Balducci,
Ardituro e Cananzi) sarà sottoposta al Plenum del Consiglio
Superiore della Magistratura, domani, nel Palazzo di Giustizia
partenopeo.
Il documento che, prendendo spunto dal "caso Napoli",
analizza a fondo le devianze minorili disegnando un responso che
ha anche una valenza nazionale. Il fenomeno trova terreno
fertile a causa "del disagio sociale e della difficoltà
economica che affligge ampi settori della popolazione" e "delle
gravi carenze educative genitoriali, che spesso favoriscono il
diffondersi della sottocultura dell'illegalità".
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