"Mio marito è stato finalmente
riabilitato, ma non perdonerò mai chi lo ha ucciso". Lo afferma
all'ANSA la vedova di Roberto Rizzi, ucciso per uno scambio di
persona in un bar di Torino da Vincenzo Pavia, ex collaboratore
di giustizia che 31 anni dopo ha confessato il delitto alla
polizia. "Quella fu una esecuzione - ricorda la donna che chiede
di restare anonima - e le esecuzioni avvengono tra malavitosi.
Mio marito era passato per uno di quelli, ma non era così. Lui
era una persona buona...".
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