"In Italia continua il miglioramento:
siamo saliti di un posto nella graduatoria ed è aumentato anche
lo score da 5 a 5.2. Ci stiamo avvicinando, dunque, alla
sufficienza", anche se "è un Paese corrotto e la sufficienza
piena non la meritiamo". Lo ha spiegato Virginio Carnevali,
presidente di Transparency International Italia, illustrando
l'indice per il 2018, che prende in esame la percezione e la
fiducia in 180 paesi, in una conferenza stampa all'Anac, "il
miglioramento è inziato dalla prima legge sulla corruzione del
2012, segno che lavorandoci la reputazione internazionale del
nostro Paese migliora. Oggi ci sono una serie di leggi
importati, la stessa costituzione dell'Anac sta facendo molto
per la prevenzione"
"Italia ha un pacchetto di norme importati sulla corruzione,
ma manca ancora qualcosa sul lobbying e sul conflitto di
interessi - ha osservato -. L'ultima legge è molto positiva e
completa quelli che si sono susseguite negli anni. Siamo quasi
totalmente d'accordo, tranne che sul blocco delle prescrizione,
che per fortuna il governo ha voluto procrastinare, legandolo a
una riforma che intervenga sui tempi della giustizia".
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