Amanda Knox "voleva anche a suo
modo" dare "aiuto" a chi indagava sull'omicidio di Meredith
Kercher, delitto per il quale è stata prima condannata e poi
definitivamente assolta. A dirlo è stato Giuliano Mignini, il
magistrato della Procura di Perugia che coordinò l'inchiesta,
nella trasmissione "Crimini e criminologia" su Cusano Italia TV.
Che ha diffuso il contenuto dell'intervento dell'ex pm.
"Aveva un atteggiamento anche scherzoso ma secondo me è stato
enfatizzato questo aspetto" ha detto ancora Mignini riferendosi
a Knox. "Non è stata capita secondo me" ha aggiunto. "Lei
probabilmente cercava anche di esorcizzare la paura" ha
sottolineato ancora l'allora pubblico ministero.
Su Cusano Italia TV è intervenuto anche l'avvocato Luca Maori,
uno dei difensori il Raffaele Sollecito, anche lui condannato e
poi definitivamente assolto per l'omicidio Kercher. "Come
vengono giustamente espulsi tunisini, nordafricani e altri
soggetti non comunitari che spacciano la droga e poi vengono
condannati a due-tre anni di carcere - ha detto -, non deve
essere espulso un soggetto che è stato condannato per omicidio
volontario aggravato? Lo prevede la legge. Un soggetto del
genere non può avere un permesso di soggiorno e Rudy Guede non
ha un permesso di soggiorno perché è cittadino ivoriano. Ha
avuto un permesso di soggiorno temporaneo nel momento in cui è
stato messo in affidamento. Il questore di Viterbo gli ha dato
la possibilità di poter svolgere attività di recupero. Quindi
avendo finito di scontare la pena, il permesso scade
naturalmente e deve essere espulso. Il questore lo deve fare. Se
il questore non lo espelle commette un reato".
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