"Non c'è sviluppo, non c'è impresa
senza legalità e sicurezza". Lo dice Patrizia Di Dio,
vicepresidente nazionale e responsabile legalità di
Confcommercio nel convegno su racket e imprese che si sta
svolgendo a Villa Igiea a Palermo, per il trentennale della
stragi mafiose del '92. "Parlo a nome di tante imprenditrici e
tanti imprenditori onesti che fanno il proprio dovere tutti i
giorni, che rispettano le regole e che creano valore sui valori
- ha detto Di Dio - Legalità e sicurezza sono le garanzie per
esercitare il nostro diritto alla libertà di impresa. Con uomini
e donne sempre più liberi dalle mafie e dall'illegalità,
l'impresa cresce di più, la società cresce di più, l'umanità
cresce di più". L'imprenditrice ha poi evidenziato che
"Confcommercio non vuole solo commemorare. Vuole che la memoria
diventi testimonianza non rituale, impegno concreto. Le stragi,
oggi, sono i nostri nuovi Vespri siciliani".
Ai lavori del convegno hanno partecipato Anna Macina,
sottosegretario alla Giustizia; Maria Falcone, presidente della
Fondazione Falcone; Mario Muccio, vicario del Commissario
antiracket e antiusura; Giuseppe Forlani, Prefetto di Palermo;
Antonio Balsamo, presidente del Tribunale di Palermo; Lia Sava,
procuratore generale presso la Corte di Appello di Palermo;
Salvatore Cernigliaro, presidente Solidaria; Vincenzo Militello,
ordinario di diritto penale all'Università di Palermo; Leonardo
Agueci, presidente della Fondazione Progetto Legalità; Alberto
Argano, presidente Associazione grossisti ortofrutta di
Confcommercio; il giornalista Riccardo Lo Verso e l'avvocato
Fabio Gaetano Lanfranca. Ha moderato l'avvocato Marcello
Consiglio.
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