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Con nuovo protocollo 85% alunni mai in Dad, sondaggio

Con nuovo protocollo 85% alunni mai in Dad, sondaggio

Effettuato da Skuola.net su 5 mila studenti

ROMA, 29 novembre 2021, 17:27

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Dallo scorso 8 novembre, data in cui sono entrate in funzione le nuove regole, nella metà delle classi in cui si è palesato un caso positivo è scattata la quarantena solo per il soggetto interessato. Mentre gli altri hanno potuto proseguire con le lezioni "in presenza". A conti fatti, perciò, il ricorso generalizzato alla didattica a distanza è stato più o meno dimezzato. E' quanto emerge da un sondaggio realizzato da Skuola.net che ha cercato di tracciare un bilancio a oltre due mesi dal via intervistando oltre 5.000 alunni delle scuole superiori.
    Dalle risposte emerge che le Asl e le scuole che si starebbero mostrando abbastanza celeri nella gestione del processo di screening.
    Laddove sono stati riscontrati casi isolati, il resto della classe ha quasi sempre potuto proseguire senza perdere neanche un giorno di scuola "in presenza": solo il 19% è dovuto restare in Dad per uno o più giorni da "negativo". Anche se, tra questi ultimi, circa 1 su 3 ha dovuto aspettare più di tre giorni prima di poter rientrare a scuola; un altro 30%, invece, ha atteso tre giorni esatti; mentre per il 23% si è trattato di un paio di giorni e per il 15% di una sola giornata d'attesa. Ma si tratta più di un'eccezione che della regola.
    Non sempre la Dad è imputabile al virus. Infatti ci sono istituti in cui gli spazi, pur derogando alla norma sul metro di distanza, non sono sufficienti a garantire il rispetto in toto del protocollo ministeriale: il 4% degli intervistati dice di dover alternare giorni di scuola in presenza con giornate di scuola "a distanza" proprio per questo motivo. Un dato stabile rispetto al precedente monitoraggio di Skuola.net, realizzato ad un mese dall'inizio dell'anno scolastico.
    Tirando le somme, da inizio anno ad oggi è circa l'85% degli studenti delle scuole superiori a non aver trascorso nemmeno un'ora in Dad o a non aver avuto in classe compagni costretti a farlo. Ma è innegabile che l'aggravarsi della situazione pandemica abbia avuto un effetto diretto su questo dato: un mese fa erano infatti di gran lunga di più, ovvero il 94% del campione. E il peggioramento è tutto imputabile all'aumento dei casi di quarantena o di isolamento dei soli casi positivi.
    Ma, numeri a parte, i ragazzi come stanno vivendo le nuove regole? Non tutti sembrano essere d'accordo con la linea adottata dal Governo: il 56% del campione avrebbe preferito rimanere col vecchio sistema (Dad per tutti al primo caso) in quanto più adatto a tutelare la loro salute e quella delle proprie famiglie, mentre il 44% appoggia in pieno la nuova procedura, che consente di dare maggior continuità all'anno scolastico. Ampio consenso, invece, per l'introduzione della disciplina "differenziata" per il rientro in classe degli studenti in quarantena (più breve per i vaccinati, più lungo per i non vaccinati): più di 6 su 10 sono favorevoli a dare un vantaggio a chi ha deciso di immunizzarsi.
   

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